Mondiali Rugby, il ct Crowley promette: "Vogliamo essere protagonisti"

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Mondiali Rugby, il ct Crowley promette: "Vogliamo essere protagonisti"

La grinta degli azzurri
La grinta degli azzurriProfimedia
Il sorteggio non è stato benevolo, inserendo l'Italia nello stesso girone della Francia e della Nuova Zelanda, ma il ct ci crede anche perché la sua Italia ha dimostrato di potersela giocare con tutti: “Volevamo dare un’identità, un nome e una credibilità a questa squadra".

A due giorni dal debutto al Mondiale contro la Namibia, Kieran Crowley, ha assicurato che gli azzurri non hanno nessuna intenzione di fare le comparse in Francia.

Ed è per questa ragione che nonostante gli africani siano i rivali più abbordabili del girone, il ct della nazionale italiana di rugby ha deciso di schierare la formazione tipo. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

Ambizione e coraggio

"Giocheremo la più grande competizione rugbistica esistente, non vogliamo essere soltanto dei passeggeri, vogliamo essere protagonisti, avere ambizione, coraggio e alla fine vincere. Dobbiamo dare il massimo e poterci guardare allo specchio alla fine del torneo dicendoci che abbiamo dato tutto quello che avevamo".

Il sorteggio non è stato benevolo, inserendo l'Italia nello stesso girone della Francia e della Nuova Zelanda, ma Crowley ci crede anche perché la sua Italia ha dimostrato di potersela giocare con tutti: “Volevamo dare un’identità, un nome e una credibilità a questa squadra. Questi ragazzi hanno coraggio e ambizione, e mostreranno quanto hanno lavorato duramente in questi mesi, dentro e fuori dal campo".

Il ct Crowley
Il ct CrowleyAFP

"Quando inizi a vincere delle partite inizi anche a credere di più in te stesso, e stiamo lavorando tanto anche su questo aspetto, sull’approccio mentale, sulla positività. Ci chiediamo quali sono i nostri limiti e come possiamo superarli”.

Il Mondiale sarà l'ultimo torneo che vedrà Crowley alla guida degli azzurri. A sostituirlo, subito dopo, sarà Gonzalo Quesada: "Se mi sono sentito più libero? Io sono sempre stato un uomo libero (ride, ndr). Tutto questo non ha cambiato nulla del modo in cui ho lavorato, avrei fatto tutto esattamente allo stesso modo, in qualsiasi caso".

Parola di capitano

Dalla sua, Michele Lamaro si è detto pronto alla sfida: "Sentiamo il sostegno di un’intera Nazione, è qualcosa che ci dà sicuramente una spinta in più e vogliamo cercare di ripagarlo in campo".

"Dov’ero 4 anni fa? Tocchiamo un tasto dolente perché in quel periodo ero infortunato al ginocchio e non giocavo da tanti mesi. Non avevo nemmeno potuto giocarmi le mie carte: ho guardato quella partita da casa e conoscevo molti dei ragazzi che già giocavano a Treviso con me".

Il capitano Michele Lamaro (destra) con i ministri Andrea Abodi e Francesco Lollobrigida
Il capitano Michele Lamaro (destra) con i ministri Andrea Abodi e Francesco LollobrigidaAFP

 

"Li guardavo con ammirazione ma anche con la consapevolezza che lavorando tanto avrei potuto arrivare anch’io lì, e poter essere protagonista con un gruppo del genere è davvero una grande soddisfazione". 

"Parisse? Negli ultimi anni ci siamo sentiti spesso, è stato al mio fianco e lo apprezzo davvero tanto. Lui è una leggenda di questo sport, e sentire questo sostegno da parte sua per me è importante. Ne sono felice e orgoglioso”.

Anche Monty Ioane, uno degli uomini più attesi, ha voluto dire la sua. E, come al suo solito, non ha fatto prigionieri: "Se siamo la miglior Italia della storia dei Mondiali? Sì, ne sono sicuro al 100%. Abbiamo costruito qualcosa di importante, e possiamo solo migliorare con questi giovani che stanno dando così tanto al processo di crescita. Sono pazzeschi! Non sentono la pressione"