Mondiali rugby, il Sudafrica vince la sua quarta Coppa del Mondo battendo gli irriducibili All Blacks 12-11

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Mondiali rugby, il Sudafrica vince la sua quarta Coppa del Mondo battendo gli irriducibili All Blacks 12-11
Il capitano degli Springboks,
Il capitano degli Springboks, AFP
Sotto di un uomo per più di un tempo, i neozelandesi danno battaglia e sfiorano la vittoria con una mischia chiusa a 20 secondi dalla fine.

Springboks in cima al mondo. I sudafricani conquistano a Saint-Denis la loro quarta Coppa del mondo, scavalcando così proprio i neozelandesi nel palmares. Favoriti dal vantaggio numerico per l'espulsione del capitano All Blacks Sam Cane, devono vedersela con l'orgoglio della marea nera che non molla un centimetro e anzi mette sotto i rivali nel secondo tempo, uscendo sconfitta solo per una mancata trasformazione di Mou'unga.

Fisicità, punizioni, gialli e rossi

La Nuova Zelanda cerca di manovrare, ma Frizell entra nella ruck e prende per il collo Mbonambi, provocandogli una torsione innaturale del ginocchio e prendendosi il giallo. Il tallonatore sudafricano è costretto a uscire sostituito da Fourie. Pollard dalla piazzola regala i primi tre punti agli Springboks. La partita è discontinua, il Sudafrica usufruisce di un calcio di punizione: Pollard non sbaglia e i gialloverdi vanno 6-0.

La marea nera spinge ma sbatte contro il muro sudafricano, poi uno straordinario sottomano di Jordie Barrett regala i primi tre punti mandando ai pali Mo’unga per il 6-3. Come previsto, la fisicità la fa da padrona in questa finale e si vedono tanti calci punizione. Il sucessivo spetta agli Springboks che realizzano il 9-3 con un infallibile Pollard.

La Nuova Zelanda non riesce a prende ritmo e al 34' incassa un altro cartellino giallo, stavolta ai danni di Sam Cane. Poco prima della realizzazione del solito Pollard (4 su 4), arriva la doccia fredda: il cartellino di Sam Cane diventa rosso e gli All Blacks dovranno giocare tutta la partita senza il loro capitano. Feriti nell'orgoglio i quattordici si riversano in attacco e un avanzamento viene fermato a pochi metri dalla meta. Mo’unga decide di andare per i pali e accorcia le distanze: 12-6 alla fine del primo tempo.

Orgoglio All Blacks

Nella ripresa gli Springboks cercano di accelerare ma gli All Blacks tirano fuori l'orgoglio e reagiscono colpo su colpo, annullando di fatto l'inferiorità numerica in campo. I neozelandesi spingono, vanno a un passo della meta ma il servizio per Barrett è impreciso e Etzebeth riesce a spezzare l'azione.

Gli All Blacks hanno un sussulto, la marea nera si sposta da destra a sinistra, approfitta di un errore di Arendse e manda Aaron Smith a meta. L'arbitro però annulla per un fallo di Etzebeh e un avanti di Savea. Si va avanti a calci di punizione e alla fine gli All Blacks riescono ad andare a meta con Beauden Barrett, ma Mo'unga sbaglia la trasformazione e gli Springboks restano avanti 12-11. 

Gli All Blacks iniziano la girandola di sostituzioni per prepararsi a sfondare le linee sudafricane, mentre gli Springboks cercano di controllare. Una fuga di Savea viene placcata da Kolbe a sette minuti dalla fine con un avanti: cartellino giallo per l'ala che lascia così il campo. Jordie Barrett, da posizione tutt'altro che facile però sfiora soltanto il palo. Gli All Blacks continuano ad attaccare ma Savea commette un avanti. A venti secondi dalla fine mischia chiusa: ne escono i gialloverdi. Il Sudafrica vince la quarta coppa del mondo.