Giro d'Italia, 13esima tappa: a Crans Montana si comincia a fare sul serio

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Giro d'Italia, 13esima tappa: a Crans Montana si comincia a fare sul serio
I due favoriti, Primoz Roglic e Geraint Thomas
I due favoriti, Primoz Roglic e Geraint Thomas
Profimedia
La tappa potrebbe subire altre variazioni, dopo la decisione dell'organizzazione di non salire in cima al Gran San Bernardo dove la neve è caduta copiosa. Ciononostante, quello di oggi è il primo appuntamento sulle Alpi, il primo vero faccia a faccia tra la maglia rosa Thomas e i suoi più immediati inseguitori, Roglic e Almeida. E occhio al nostro Caruso.

Non si salirà più in cima al Gran San Bernardo. Troppa neve. Ciononostante, per la tredicesima tappa del Giro d'Italia, la prima sulle Alpi non si tratta di una perdita gravissima. 

Per le emozioni, infatti, si sarebbe comunque dovuto aspettare la Croix de coeur e soprattutto l'ultima ascesa di giornara verso Crans Montana dove si arriverà 199 chilometri dopo essere partiti da Borgofranco d'Ivrea e aver superato 5100 metri di dislivello.

Planimetria 13esima tappa
Giro d'Italia

"Viste le eccezionali precipitazioni nevose, e alla luce del rischio slavine, si comunica che la corsa non transiterà sul Passo del Gran San Bernardo, ma attraverso il tunnel – spiega il comunicato degli organizzatori, confermando anche la nuova salita più alta di questa edizione – . La Cima Coppi viene quindi spostata all’arrivo delle Tre Cime di Lavaredo, la salita del Gran San Bernardo rimane un GPM di 1a categoria, e i punti ai passaggi saranno assegnati di conseguenza".

Altimetria 13esima tappa
Giro d'Italia

Se si dovesse passare per il Gran San Bernardo, i corridori si troveranno di fronte 25,7 km di costante salita, con pendenze medie tutto sommato dolci, intorno al 5%, fino a salire a quota 1878 metri sul livello del mare.

Gran San Bernardo
Giro d'Italia

La discesa, come dicevamo è lunga e una volta arrivati a valle non ci sarà neanche un attimo per rifiatare. E così, il gruppo, fatta eccezione per i soliti coraggiosi di giornata, arriverà compatto ai piedi della Croix de coeur. Qui, la strada ricomincia a salire: 15,5 km all’8,6% di pendenza media con punte del 13%.

Croix de coeur
Giro d'Italia

I primi attacchi potrebbero arrivare proprio a un chilometro dalla vetta, sebbene anche in questo caso bisognerà aspettare fino alla fine per capire se, considerate le condizioni della strada gelata, l'organizzazione non deciderà di evitare anche questo tratto.

Se così fosse, il colpo per la corsa sarrebbe davvero molto duro, perché a prescindere da un eventuale attacco, i tornanti della Croix sono uno spettacolo sia per chi corre che per chi la vive ai bordi della strada o in tv.

I tornanti della Croix de coeur
Giro d'Italia

I 20 km pianeggianti che separano la fine della seconda discesa dall'inizio della salita finale potrebbero scoraggiare un attacco sulla Croix. Le difficoltà, però, non sono finite qui. Anzi. Quasi sicuramente, infatti, saranno i 13 chilometri della salita che portano a Crans Montana e regalare emozioni e spettacolo non solo paesaggistico, ma anche agonistico.

Con una pendenza media del 7% e massima del 13% la prima parte prevede numerosi tornanti e potrebbe invitare all'offensiva. Si tratta del primo appuntamento sulle Alpi, del primo vero faccia a faccia tra i favoriti.

Crans Montana
Giro d'Italia

Difficile capire se qualcuno riuscirà a fare la differenza, sebbene sulla salita dei Cappuccini Primoz Roglic abbia dimostrato di avere un marcia in più quando la strada s'impenna. E occhio anche a Joao Almeida che potrebbe presentare ufficialmente la propria candidatura alla vittoria finale proprio sulla salita di Crans Montana.

Tuttavia gli uomini della Ineos, la squadra del leader, Geraint Thomas, potrebbe rendere la giornata talmente dura da indurre lo sloveno (secondo a 2'') e il portoghese (terzo a 22''), i due più immediati inseguitori della maglia rosa, a risparmiare le proprie energie in vista degli altri due tapponi alpini in programma la prossima settimana, prima della cronoscalata conclusiva di sabato.

Ed è per questa ragione che potrebbe essere il giorno di un outsider alla Damiano Caruso che ha bisogno di un exploit per far capire che chi vorrà vincere il Giro dovrà fare i conti anche con lui.

La classifica generale
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