Tadej Pogacar domina la Volta a Catalunya, ma cresce l'attesa per gli appuntamenti dei prossimi mesi: il Giro d'Italia e il Tour de France, dove, salvo sorprese, lo sloveno si presenterà in entrambi i casi con l'obiettivo di vincere.
Ci sono molte persone che pensano che tu possa concentrare la tua stagione sul Tour de France. Cosa ne pensi? Ti piace il soprannome il "cannibale"?
"Quest'anno mi concentrerò sul Tour, sicuramente. Ma penso alle cose passo dopo passo: prima del Tour disputerò il Giro d'Italia, che è anche importante.
Riguardo il soprannome non so: non sono io che l'ho scelto, per quello che mi riguarda, per ora continuerò a usare il mio nome o, al massimo, Pogi".
Il prossimo grande passo sarà il Giro d'Italia: come ti senti a riguardo? Come pensi di ottenere la doppietta?
"Mi alleno bene, mi preparo bene e spero che tutto vada da programma. Vedremo come inizierò il Giro. Per ora non pensiamo troppo al Tour, lavoriamo su un obiettivo alla volta. Penso che stiamo lavorando bene per centrare la doppietta".
L'ultimo a centrare la doppietta era stato Pantani: cosa ti ricordi di lui?
"Non ricordo molto di lui, perché sono nato nel 1998. Credo sia stato quello l'anno in cui ha vinto entrambe le competizioni, anche se non ne sono sicuro.
Lui ha lasciato una grande eredità, in Italia continuano ad ammirarlo tantissimo ancora oggi. Sarà difficile seguire le sue orme".