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Euro 2024: la sorpresa Mikautadze nell'Europeo dove latitano i bomber

Mikautadze esulta dopo il gol al Portogallo
Mikautadze esulta dopo il gol al PortogalloAFP
L'attaccante della nazionale caucasica sta scrivendo pagine di calcio imprevedibili ai più. Dopo aver subito l'onta della caduta in Ligue 2 con la sua squadra di club, nonostante i 14 gol segnati, sta spiccando adesso nel torneo continentale come capocannoniere. A dispetto dei tanti bomber ancora a secco

Tra tanti nomi attesissimi, c'è oggi un attaccante che si aggira per l'Europa con la spavalderia dei più grandi. E, in questo momento, li sta totalmente surclassando. Trattasi di Georges Mikautadze, attaccante della Georgia nato in Francia ma che difende i colori della patria dei suoi genitori. È lui che, al giorno d'oggi, vanta il trono dei bomber dell'Euro 2024, una competizione nella quale vari goleador di nome sono rimasti a secco.

Autore di tre reti, di cui due su rigore, e anche di un assist, il centravanti nato a Lione è dunque entrato in tutti i gol della sua nazionale, che ha per la prima volta ieri sera ottenuto un successo in una fase finale di un gran torneo e, soprattutto, si è fatta strada verso gli ottavi di finale, dove affronterà domenica la Spagna a Colonia. Attaccante capace di fare da punto di riferimento offensivo ma anche da raccordo e favorire gli inserimenti dei suoi compagni, il caucasico ha surclassato persino il suo connazionale più illustre, Khvicha Kvaratskhelia, con il quale però va d'accordissimo.

Mikautadze
MikautadzeAFP/Stats Perform

Storia

L'attaccante che si è distinto negli ultimi mesi col Metz, inoltre, vanta anche la più alta percentuale di xG previsti, ossia 2,3 a partita. Il che significa che la sua pericolosità è assoluta. Non certo altissimo (misura 176 cm), spicca per la sua abilità nell'attaccare lo spazio e associarsi con i compagni, che lo lanciano in profondità e ne esaltano lo scatto. Uno scatto abbinato a una tecnica importante che lo ha visto ergersi a leader assoluto della squadra alsaziana, con la quale però non è riuscito a evitare la retrocessione in Ligue 2. I suoi 14 gol in appena 22 partite dicono tantissimo dell'abilità da finalizzatore del calciatore di proprietà dell'Ajax, che è adesso conteso già da vari club.

Arrivato all'Europeo, tuttavia, è riuscito a fare la storia insieme al talentuoso Kvaratskhelia ci ha pensato lui, segnando tre delle quattro reti della nazionale caucasica, ma entrando in ognuna, visto che il passaggio decisivo per l'1-0 dell'attaccante napoletano nella vittoria per 2-0 sul Portogallo è stato suo. Un attaccante che ha rubato la scena a suo di gol, segnando giocate belle e funzionali e, soprattutto, un rendimento costante da bomber consumato. Del resto, parliamo dell'unico giocatore ad aver segnato in ogni partita, dimostrando inoltre una grande freddezza anche dagli undici metri.

Meglio di tutti

Nell'Euro in cui Cristiano Ronaldo cerca in modo quasi rabbioso il suo gol numero 15 nel torneo, che lo farebbe diventare il primo a segnare almeno una volta in ben sei edizioni, l'irruzione di Mikautadze fa da contraltare alle pessime prestazioni dei bomber storici, ossia di coloro che prima dell'inizio del torneo erano visti come i grandi favoriti a collezionare reti dopo reti. Dei goleador storici dei tempi recenti, solamente Kylian Mbappé e Robert Lewandowski sono andati a segno, e per giunta su calcio di rigore nella stessa partita. 

Lo stesso Ronaldo spicca come una delle principali delusioni dal punto di vista realizzativo, visto che ancora non è riuscito a fare la differenza sotto porta nonostante ben 12 tiri totali, il massimo registrato nel torneo. Fino a questo momento, inoltre, il capitano del Portogallo è apparso poco fluido negli schemi offensivi della sua squadra, e la sua rabbia è stata manifesta proprio nel match perso contro la Georgia, dove la sua frustrazione è stata riflessa anche in alcuni gesti poco consoni per un campione come lui.

Ma il portoghese non è il solo incupito per la mancanza di acuti personali. A fargli compagnia ci sono Harry Kane, devastante in Bundesliga col Bayern e Romelu Lukaku, che ha avuto anche una bella dose di sfortuna nel vedersi annullati due gol contro la Slovacchia. Per ultimo va citato anche lo juventino Dusan Vlahovic, rimasto a secco con la maglia della sua Serbia, che però non è certo una potenza, come certificato dall'ultimo posto nel girone di qualificazione.

Per il momento, in Europa, sono tutti ammutoliti. A prendersi la scena è stato un ragazzo fino a gennaio sconosciuto ai più, che con il vessillo di una debuttante sta mostrando più virtuosismo di tutti al grande ballo.