Adesso è ufficiale: c'è un tabù Medvedev per Jannik Sinner che incappa nella sesta sconfitta su sei incontri diretti contro il russo. Che l'altoatesino soffra tremendamente il gioco del n.5 Atp è evidente, e neanche la forma splendida che gli ha permesso di battere in una semifinale spettacolare Carlos Alcaraz è stata sufficiente per avere la meglio.
Purtroppo il servizio di Medvedev è pura kryptonite per Jannik che è quasi impotente sulla prima e non riesce a rispondere come dovrebbe sulla seconda, visto che il russo le mantiene a velocità sostenuta. Le percentuali parlano da sole: 86% contro il 69% di punti sulle prime e 46% contro 32% di punti sulle seconde.
Jannik ha tenuto duro un set, il primo, dove è riuscito a strappare il break per primo e portarsi sul 5-3, ma il russo se l'è ripreso nel gioco successivo e soprattutto l'ha strappando nel momento decisivo, quello del dodicesimo gioco, dove va 15-40 e poi chiude 7-5. Sinner non sta benissimo, tanto da chiamare il medico nel cambio campo del 4-3.
Nel secondo set, Medvedev ancora aggressivo strappa il servizio al secondo gioco, poi ha un giro a vuoto e Sinner riesce a riprendersi il break, ma come nel primo set la reazione del russo è immediata e si porta in vantaggio 3-1. Troppo per Sinner che non riesce più a rispondere sul servizio, ha le gambe imballate per la stanchezza figlia dell'incontro con Alcaraz, e Medvedev può chiudere 6-3.
A fine partita Sinner viene comunque applaudito dal pubblico americano che ha ancora negli occhi lo spettacolo offerto in semifinale. L'atoatesino ringrazia, fa i complimenti a Medvedev e lancia una frecciatina che sa di sfida: "Adesso inizia la stagione sulla terra battuta, vediamo come te la caverai":