OPINIONE Grandissimo Sinner, ma il livello assoluto del nostro campione si vedrà con Medvedev

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OPINIONE Grandissimo Sinner, ma il livello assoluto del nostro campione si vedrà con Medvedev
Aggiornato
Jannik Sinner
Jannik SinnerAFP
Paradossalmente per Sinner potrebbe essere più ostico il match contro il russo e potrà dirci di più sulla crescita del talento altoatesino. Le premesse per sfatare un tabù comunque ci sono tutte.

Uno spettacolo. Quando si affrontano Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono sempre partite infuocate e ricche di emozioni, se si eccettua forse la penultima a Indian Wells dove l’italiano, accusando un po’ di stanchezza, ha ceduto un po’ troppo facilmente. Ieri notte però ha alzato il livello ed è riuscito a prendersi una grandissima rivincita contro il n.1 Atp. Due tennisti che - come dice lo stesso Alcaraz - sono destinati a scrivere la storia del tennis presente e futuro, rinverdendo i duelli della passata generazione tra Federer e Nadal, con i relativi distinguo. 

Come però tra il fuoriclasse svizzero e il fenomenale spagnolo si è inserito Novak Djokovic, qui tra Sinner e Alcaraz c’è un altro terzo incomodo: Daniil Medvedev. Un ostacolo duro, soprattutto per Sinner che dovrà  affrontarlo oggi in finale. Il tennis non è infatti matematica ma dipende dalle caratteristiche dei giocatori oltre che dalla superficie. Paradossalmente per Sinner è più facile affrontare Alcaraz di quanto lo sarà affrontare Medvedev. Almeno fino a oggi, perché l’italiano è in crescendo e sta alzando il suo gioco a livelli stratosferici. 

Ieri notte ha dimostrato una volontà di ferro, riuscendo a non subire lo scotto psicologico di vedersi rimontare e strappare il primo set al tie-break, una situazione che metterebbe in difficoltà la stragrande maggioranza dei tennisti tranne i campioni. E Sinner ha dimostrato di essere un campione andando a prendersi il secondo set e approfittando dei giri a vuoto di Alcaraz nel terzo. Una vittoria di rabbia e classe che lo proietta al vertice del tennis mondiale, molto più in alto di quanto dica la decima posizione in classifica in cui si trova ora.

Il terzo incomodo, dicevamo. Daniil Medvedev, distrutto da Alcaraz in finale a Indian Wells. Se il tennis fosse semplice algebra non staremmo qui a parlarne, invece ci sono dei fattori da valutare: il primo è che Medvedev nell’hard lento di Indian Wells si trova male mentre qui è più a suo agio, e il secondo è che il russo diventa per il nostro campione una specie di kryptonite: cinque gli incontri tra i due, cinque sconfitte per Sinner. Tutte su indoor: Marsiglia nel 2020 e nel 2021, agli Atp Finals, sempre nel 2021, a Vienna nel 2022 e a Rotterdam quest'anno. Già questo dato fa capire come Sinner soffra il gioco del russo molto di più di quanto soffra quello di Alcaraz, contro il quale il conteggio dei duelli diretti dopo la vittoria di ieri notte è in parità: 2-2.

Scontri diretti tra Sinner e Medvedev
Scontri diretti tra Sinner e MedvedevFlashscore

In particolare a pesare nel gioco di Medvedev sono i servizi, con la prima devastante e la seconda palla mantenuta sempre a velocità sostenute, una scelta che negli incontri tra i due ha penalizzato l'efficacia nella risposta di Sinner. Inoltre, nei match precedenti il russo è riuscito a intercettare e neutralizzare la prima a uscire di Jannik, dimostrando anche una grande abilità tattica nella gestione della partita. Per capirci, nell'ultimo incontro disputato a Rotterdam, sulle seconde Sinner è riuscito a essere aggressivo solo nel 12% delle occasioni facendo punto.  Una situazione che l'ha spinto a forzare i colpi con il risultato di piazzare diversi vincenti ma commettere anche molti errori.

 

Le statistiche dell'incontro di Rotterdam
Le statistiche dell'incontro di RotterdamFlashscore
La statistica dei vincenti e degli errori non forzati
La statistica dei vincenti e degli errori non forzatiFlashscore

Ecco perché la finale di oggi dirà molto sull’attuale livello raggiunto da Jannik Sinner. Al di là di un trofeo Masters 1000, sarà fondamentale per vedere se l'altoatesino è migliorato al punto di trovare contromisure efficaci anche a un gioco meno ortodosso come quello del russo. La speranza è che, come per Alcaraz che a Indian Wells si è vendicato della sconfitta patita a Wimbledon nel 2021, Sinner possa infrangere questo tabù russo, che non ha niente di esoterico ma si spiega semplicemente con le caratteristiche dei due giocatori. Le premesse per riuscirci ci sono tutte, e anche la legge dei grandi numeri è dalla sua parte. Medvedev è alla sua portata, nonostante la statistica contraria, ma guai a pensare che dopo aver battuto Alcaraz possa vincere facile perché il tennis non è 2+2, e per le caratteristiche dell'altoatesino potrebbe essere un incontro ancora più ostico di quello contro Alcaraz. Dopotutto è il terzo incomodo.