ATP Miami, un monumentale Sinner rimonta Alcaraz e guadagna una meritata finale

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ATP Miami, un monumentale Sinner rimonta Alcaraz e guadagna una meritata finale

Jannik Sinner
Jannik SinnerAFP
Show dell'altoatesino, capace di riprendersi alla grande psicologicamente dopo il primo set perso al tie break. La vittoria contro il numero 1 mondiale è sinonimo di grande maturità

Mente gelida e mano ferma. Le caratteristiche principali di un Jannik Sinner capace di ribaltare l'andazzo di una tiratissima semifinale contro il fenomenale Carlos Alcaraz e dominare alla distanza. Il 21enne altoatesino ha scritto una pagina di storia del tennis nella notte, guadagnando l'accesso alla seconda finale di un Master 1000 in carriera contro uno dei tennisti più in forma del momento.

La forza psicologica dell'italiano è stata evidente soprattutto in un aspetto, ossia quello dell'immediata rimonta senza battere ciglio, né tanto meno risentire di un primo set nel quale è passato da un possibile 5-1 a farsi riprendere e portare al tie break, dove lo spagnolo si sarebbe imposto per 7-4. Una rimonta del genere avrebbe scoraggiato chiunque, ma non un Sinner che aveva capito di essere in grado di dominare la scena. 

Il secondo set ha visto l'altoatesino accelerare nel finale, trovando un break pulito sul 4-4 che avrebbe poi aperto al suo allungo sul 6-4 con il servizio a favore. In questa frazione per Sinner sono stati decisivi gli 11 punti vincenti contro i soli quattro dello spagnolo, che non riusciva neanche ad approfittare dei due doppi falli dell'azzurro.

Poi, nel terzo set l'allungo decisivo. Un allungo apoteosico. Un allungo da campione vero e consumato. Sinner ottiene subito il break di vantaggio, tracciando un piccolo solco che pian piano si faceva più grande, anche per via di alcuni problemi muscolari dello spagnolo, che nel lungo periodo ha finito per perdere solidità e freschezza. I crampi al polpaccio destro provocano un crollo fisico decisivo per l'iberico, che effettua vari errori gratuiti e spiana la strada all'azzurro, il quale realizza il break decisivo portandosi sul 5-2 e poi servendo per il trionfo. 

Alla fine dell'incontro, sotto una cascata di applausi, lo spagnolo ha urlato all'italiano: "Vai a vincere in finale, tiferò per te". A riprova di un'enorme intesa e di un rispetto assoluto tra due tennisti che daranno vita a duelli intentissimi nel futuro. Adesso per Sinner la prova del fuoco in finale contro il russo Danil Medvedev, forse l'unico giocatore in questo momento che può sfoggiare un carattere più granitico e freddo di lui. E, per questo, favorito nella finalissima di domani sera.