A chi sospettava il biscotto, Sinner ha risposto per le rime. Se perdere contro Rune significava eliminare Djokovic, l'altoatesino ha dimostrato di non aver paura di ritrovarsi il serbo in finale e l'ha dimostrato già nei primi giochi contro il danese.

Pronti e via, Sinner piazza subito il break andando 30-40 e crocifiggendo Rune con un passante preciso. Dopo aver vinto agevolmente il proprio servizio si è ripetuto nel terzo gioco, stavolta approfittando di un dritto in corsa sbagliato dal danese, a cui non bastano due ace per salvare il servizio. Messo al sicuro il vantaggio, Jannik è andato avanti in scioltezza con la regolità di un metronomo e ha portato comodamente a casa il primo set per 6-2.

Nel secondo i due avanzano senza concedere i break, l'altoatesino sembra accusare problemi alla schiena facendo sudare freddo il Pala Alpitour ma non chiama il medical, poi il danese è bravo a sfruttare la seconda palla break e piazzare la zampata sul 6-5, mandando il match al terzo set. Qui la musica cambia, la stanchezza si fa sentire e i due tennisti concedono di più all'avversario. 

Rune deve salvare due palle break al terzo, poi una al quinto. Sinner ne concede una all'ottavo, ma nel servizio successivo di Rune conquista il punto decisivo del 5-4 con una volée meravigliosa dopo un attacco di dritto. Sul suo servizio non ha problemi poi a portare a casa il match e chiudere 6-2, 5-7, 6-4. Arriva un'altra vittoria e ciò che fa più impressione è che oggi Sinner ha messo il diesel, giocando forse al 70% delle sue possibilità. Ne vedremo delle belle.