Swiatek: "Potapova ha sbagliato a indossare quella maglietta"

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Swiatek: "Potapova ha sbagliato a indossare quella maglietta"
Swiatek: "Potapova ha sbagliato a indossare i colori di Mosca"
Swiatek: "Potapova ha sbagliato a indossare i colori di Mosca"
Profimedia
"La russa Anastasia Potapova (21) non dovrebbe mostrare pubblicamente il sostegno al suo Paese durante l'invasione dell’Ucraina", ha dichiarato la numero uno del mondo Iga Swiatek (21), che ha criticato la giocatrice per essersi presentata a Indian Wells con la maglia dello Spartak Mosca.

Anastasia Potapova ha scatenato l'indignazione quando è scesa in campo contro l'americana Jessica Pegula (29)  con la maglia della squadra dello Spartak Mosca.

"Ad essere sincera, sono rimasta sorpresa", ha detto la polacca Iga Swiatek in conferenza stampa dopo la sua vittoria su Bianca Andreescu (22), quando le è stato chiesto un commento da un giornalista polacco. "Lei sa che non dovrebbe mostrare le sue opinioni in questo modo in momenti del genere, anche se è una tifosa della squadra".

Swiatek ha apertamente condannato l'aggressione della Russia contro l'Ucraina da quando la guerra, che Mosca chiama "operazione militare speciale", è iniziata nel febbraio dello scorso anno, e si è impegnata attivamente per promuovere il sostegno agli ucraini.

"Ho parlato con la WTA e  ho scoperto che non dovrebbero esserci situazioni di questo tipo, spiegheranno alle altre giocatrici che non si può promuovere nessuna squadra russa in questi giorni. Questo mi ha un po' rassicurato", ha detto.

"D'altra parte, penso che queste situazioni, purtroppo, si verifichino perché questo annuncio sarebbe dovuto avvenire molto prima. All'inizio della guerra c'era molto caos nello spogliatoio. Non era chiaro come affrontare tutto, e questo causa situazioni così spiacevoli. Penso che se ci fosse stata un'organizzazione migliore fin dall'inizio, forse avremmo evitato tutto questo”.

Quando le è stato chiesto della maglietta, Potapova ha detto dopo la sua partita contro Pegula, persa in tre set, di sostenere lo Spartak da quando aveva 13 anni e di non averci visto nessuna provocazione.