Spunta una traccia di razzismo nella rissa tra Mané e Sané al Bayern

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Spunta una traccia di razzismo nella rissa tra Mané e Sané al Bayern

Spunta una traccia di razzismo nella rissa tra Mané e Sané al Bayern
Spunta una traccia di razzismo nella rissa tra Mané e Sané al BayernProfimedia
Secondo Bacary Cissé, dell'entourage del senegalese, sarebbe stato il tedesco a "passare il Rubicone"

Lo scorso aprile, dopo l'andata dei quarti di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Manchester City, si era generata una rissa non da poco tra Sadio Mané e Leroy Sané, con il primo che avrebbe colpito al volto il secondo. Da quel momento, il senegalese avrebbe visto la sua avventura in Baviera finire lentamente, con il trasferimento all'Al-Nassr come culmine.

Tuttavia, uno degli uomini più fidati del senegalese, Bacary Cissé, è intervenuto a Rmc Sport per assicurare che le cose sono andate diversamente: "Chi conosce il calcio europeo sa che Leroy Sané è un ragazzo piuttosto bizzoso, mentre Sadio Mané non ha mai creato problemi dove è andato. È stato Sané a varcare il Rubicone. E infatti dopo mezz'ora ha mandato un messaggio a Sadio per scusarsi, dicendogli di essersi sbagliato. E Sadio ha accettato le sue scuse".

Razzismo e ingratitudine

L'accusa più pesante da parte di Cissé, tuttavia, è quella di una presunta matrice razzista: "Se il colore della pelle di Sadio Mané dava fastidio a Sané, dava fastidio anche ai dirigenti del Bayern Monaco". Un'accusa non da poco nei confronti di un club che si è sempre mostrato all'avanguardia dal punto di vista del politically correct. 

Secondo Cisse, inoltre: "Il Bayern ha dimostrato un'enorme ingratitudine nei confronti di Mané, che è stato punito con una partita senza scendere in campo. Ma vista la gravità del problema, se Sadio avesse davvero sbagliato, avrebbe avuto una punizione ancora peggiore".