Ivanisevic su Djokovic: "Per uno come lui conta solo vincere, contano solo gli Slam"

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Ivanisevic su Djokovic: "Per uno come lui conta solo vincere, contano solo gli Slam"

Goran Ivanisevic
Goran IvanisevicAFP
L'allenatore del fiammante vincitore dell'Australia Open ha assicurato che "il 97% dei giocatori si sarebbe ritirato con il suo problema alla coscia" E sul futuro, nessun dubbio: "Può vincere ancora per altri due o tre anni"

Goran Ivanisevic si è concesso ai giornalisti dopo il trionfo di Novak Djokovic nell'ultima edizione dell'Open d'Australia, conquistata dopo aver battuto in finale Stefanos Tsitsipas: "Il 97% dei giocatori si sarebbe ritirato con il suo problema. Può vincere ancora per altri due o tre anni".

L'ex tennista croato, allenatore principale di Nole dal 2022 (dopo l'addio di Marjan Vajda), si è soffermato sulle responsabilità e sulle difficoltà che comporta allenare un vincitore di 22 Grandi Slam: "Ne potrei parlarne per diversi giorni. Anche io ho giocato a tennis ed ero un po' pazzo. So come si sente. Conosco le sue emozioni. È normale chesia nervoso: è una finale di un Grande Slam! Abbiamo parlato diverse volte delle sue reazioni. Gli ho detto, puoi dirmi quello che vuoi, ma devi vincere, altrimenti hai un problema. Finché vinci, va bene (ride, ndr)".

Ivanisevic in conferenza stampa
Ivanisevic in conferenza stampaAFP

Ivanisevic non ha avuto problemi a parlare nemmeno dei problemi avuti da Nole la scorsa stagione a causa del Covid e delle possibili conseguenze che questo avrebbebe potuto avere su di lui: "L'anno scorso non è stato facile. Niente è stato facile. Ma è normale avere quella pressione. Per quanto mi riguarda è un po' come se fossi l'allenatore del Real Madrid. Se non vinci una o due partite, ti licenziano".

Nessun dubbio sul futuro, soprattutto dopo la dimostrazione di forza data nonostante l'infortunio alla coscia: “Per uno come lui conta solo vincere. Contano solo gli Slam, conta solo il record. È davvero una bella sfida. Sono nel suo team da quattro anni, oramai mi sono abituato. Non riesco ancora a credere quello che è stato in grado di fare. Tutto è iniziato con un lieve infortunio che, però, è peggiorato notevolmente. Ogni giorno aveva centinaia di visite mediche per provare a migliorare, penso che in questa edizione abbiamo passato più tempo in macchina che in tutte le precedenti, andando sempre da un posto all'altro".