Tiger Woods, la cui carriera è stata ostacolata da numerosi infortuni e che ha avuto a che fare con spasmi alla schiena nel primo giro di giovedì, si è ritirato dopo il suo tee shot alla settima buca e a, un certo punto, mentre veniva riportato al clubhouse, si è coperto il viso tra le mani.
"Vorrei confermare che mi sono dovuto ritirare da @thegenesisinv perché non mi sentivo bene e ora sappiamo che si tratta di influenza", ha scritto ieri sui social media il 15 volte vincitore di un major.
"Sto riposando e mi sento meglio. Buona fortuna a tutti i giocatori per questo fine settimana. Sono dispiaciuto di non essere presente e voglio ringraziare @GenesisUSA e tutti i fan per il supporto".
Rob McNamara, socio d'affari di lunga data di Woods, ha dichiarato ai giornalisti venerdì che Woods si è svegliato quel giorno con la febbre, ha avuto un senso di vertigine durante il giro e dopo essersi ritirato ha ricevuto delle cure, tra cui dei liquidi per via endovenosa.
Quando Woods è tornato al clubhouse non è stato visto per circa due ore e l'arrivo improvviso di un'ambulanza e di due camion dei pompieri ha suscitato preoccupazione, anche se in seguito è stato riferito che erano lì per consegnare sacche di liquidi per via endovenosa.
Alla fine Woods è uscito dal clubhouse ed è salito sul sedile del passeggero di un'auto di cortesia.
L'appuntamento di questa settimana era stato molto emozionante, in quanto rappresentava la sua prima partecipazione al PGA Tour dal Masters dello scorso aprile, quando si era ritirato prima di completare il terzo giro a causa di una fascite plantare.
Woods è stato operato alla caviglia nel corso del mese e ha trascorso la maggior parte del resto dell'anno in convalescenza.
Tiger è tornato al golf professionistico alla fine di novembre in un evento non ufficiale del PGA Tour, l'Hero World Challenge, e in quell'occasione aveva dichiarato di voler giocare un evento del PGA Tour al mese in questa stagione.