Coppa Libertadores, il Flamengo vince il suo terzo trofeo

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Coppa Libertadores, il Flamengo vince il suo terzo trofeo
Coppa Libertadores, il Flamengo vince il suo terzo trofeo
Coppa Libertadores, il Flamengo vince il suo terzo trofeoAFP
L'ex interista Gabigol nuovamente protagonista in una finale continentale per il Mengao, e la sua popolarità inizia a scomodare paragoni importanti...

La Libertadores l'aveva decisa anche tre anni fa, Gabriel Barbosa (26), per tutti Gabigol. Se nel 2019 contro il River Plate la vittoria del Flamengo arrivò grazie a una doppietta in extremis dell'ex centravanti dell'Inter, questa volta è bastato un solo gol del centravanti di Sao Bernardo do Campo, che da quando è tornato in patria si è distinto come uno dei migliori goleador del Brasile e della Libertadores, competizione nella quale ha vinto il titolo di capocannoniere in due edizioni.

E l'ha fatto a modo suo, da centravanti vero, proprio come fece tre anni fa a Lima contro gli argentini. Gabigol ha sfruttato un'azione dalla destra per appoggiare sotto porta col sinistro dopo essersi smarcato sul filo del fuorigioco. L'ennesima riprova del fatto che, quando la palla scotta ed è in zona pericolosa, lui c'è sempre. 

Arrivato poco prima dell'intervallo, il centro del brasiliano è stato decisivo nella vittoria per 1-0 del Flamengo sull'Athletico Paranaense nella finale unica giocata nella notte all'Estadio Monumental di Guayaquil. Poco prima era arrivata l'espulsione per doppio giallo per Pedro Henrique, che aveva lasciato così i dieci gli uomini di Felipe Scolari.

Gabriel Barbosa festeggia il gol con i compagni
Gabriel Barbosa festeggia il gol con i compagniAFP

Nella ripresa lo stesso Gabigol si sarebbe potuto ripetere imbeccato da una splendida palla in verticale, salvo poi venir ipnotizzato dal portiere avversario Bento, sul quale l'ex Inter è andato a sbattere senza riuscire a scavalcarlo.  Nel finale i rossoneri hanno praticamente gestito il vantaggio, senza praticamente mai rischiare il pareggio degli avversari, che pagavano con una fatica esagerata l'aver giocato oltre un tempo in dieci uomini. 

A imporsi è stata alla fine la formazione carioca, allenata da Junior Doriva, che ha avuto la meglio sul suo connazionale, che trascinò la nazionale brasiliana al trionfo del Mondiale 2002 in Corea e Giappone.

Leo Pereira consola Pablo a fine partita
Leo Pereira consola Pablo a fine partitaAFP

Gabigol, ormai un idolo in patria, vive un momento spettacolare, e con la conquista del secondo trofeo di campione continentale è diventato ormai uno dei principali idoli della torcida rubronegra insieme a Zico, la figura attorno alla quale si costruì il primo titolo di Libertadores vinto nel 1981. Per il momento, visti anche i trascorsi dell'ex Udinese con la maglia della Seleçao, il paragone non regge, ma al Maracaná la figura di Gabigol si fa sempre più ingombrante per quella dell'ex calciatore. 

Gabigol bacia la coppa
Gabigol bacia la coppaAFP
La festa dei tifosi del Flamengo
La festa dei tifosi del FlamengoAFP

Tra gli altri calciatori a trionfare con il Mengao ci sono varie vecchie conoscenze del calcio italiano, ossia Arturo Vidal, ex Juventus e Inter, e Diego Ribas, anch'egli un tempo nella rosa della Vecchia Signora, e il cileno  Erick Pulgar, ex Fiorentina. Menzione speciale per il difensore David Luiz, che si distingue per essere il 12esimo giocatore di sempre ad aver vinto sia la Champions League sia la Libertadores. 

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