Victor Osimhen (24) ha vinto il premio di giocatore dell'anno CAF 2023, arrivando primo davanti ad Achraf Hakimi e Mohamed Salah.
Sette mesi fa, quando il Napoli ha vinto il primo scudetto dopo più di tre decenni, Victor Osimhen aveva ammesso al Daily Mail che il suo sogno era sempre stato quello di vincere il titolo di calciatore africano dell'anno.
L'incredibile stagione con il Napoli ha permesso, quindi, all'attaccante di coronare il suo sogno e diventare il primo nigeriano a vincere il premio dopo Nwankwo Kanu nel 1999.
Ma come ha fatto il bomber del Napoli a conquistare la vetta della classifica?
Gli altri finalisti
La lista dei 30 candidati è stata successivamente ristretta a dieci, prima di essere ridotta a tre: Osimhen, Salah e Hakimi.
Alla fine, una giuria composta dal Comitato Tecnico della CAF, oltre che da giornalisti, allenatori e capitani delle associazioni membre e dei club, ha scelto Osimhen come vincitore.
Gli altri due finalisti erano Salah (che aveva già vinto nel 2017 e nel 2018) e Hakimi, con l'ex Inter vicinissimo all'azzurro nelle preferenze.
Salah trascinatore
Nonostante una stagione molto altalenante, l'egiziano ha trascinato il Liverpool alla qualificazione in Europa League, con 30 gol e 16 assist in stagione, di cui 19 gol e 12 assist in Premier League.
Salah, però, ha mancato la qualificazione ai Mondiali 2022 con l'Egitto, perdendo lo spareggio contro il Senegal. Nonostante ciò, l'attaccante del Liverpool si è fatto perdonare e ha traghettato la sua nazionale alla qualificazione per la Coppa d'Africa 2023.
Hakimi nella storia
A differenza di Salah, Hakimi, invece, ha avuto l'opportunità unica nella vita di fare la storia con il Marocco ai Mondiali in Qatar.
I Leoni dell'Atlante sono diventati il primo paese africano e arabo a raggiungere le semifinali della Coppa del Mondo e lo hanno fatto in grande stile, vincendo un girone che li vedeva opposti a Belgio, Croazia e Canada.
L'impresa ha preso ulteriormente forma agli ottavi, quando un gol di Hakimi è stato decisivo nella vittoria ai rigori contro la Spagna.
Un colpo di testa di Youssef En-Nesyri nei quarti di finale contro il Portogallo, invece, si è rivelato sufficiente per permettere alla squadra nordafricana di raggiungere le semifinali. Alla fine i marocchini hanno perso le semifinali e lo spareggio per il terzo posto rispettivamente contro Francia e Croazia, ma hanno comunque firmato un'impresa senza precedenti.
Il successo del Marocco sul palcoscenico mondiale è dovuto al contributo di diversi giocatori chiave. Yassine Bounou, Sofyan Amrabat, Hakim Ziyech, Sofiane Boufal e En-Nesyri sono stati fondamentali per il trionfo del Paese.
Anche Hakimi è stato fondamentale, ma non un trascinatore della sua squadra come, per esempio, lo è stato Lionel Messi con l'Argentina.
Al PSG, invece, Hakimi ha messo a segno cinque gol e quattro assist in 28 partite di campionato, ma non ha brillato in Champions.
Osimhen è il vero top player del 2023
Alla fine, la scelta è ricaduta su Victor Osimhen, il primo nigeriano in 23 anni ad alzare il prestigioso trofeo.
È difficile contestare l'attaccante che ha dominato il calcio europeo nella scorsa stagione.
Si è laureato capocannoniere della Serie A con 26 reti, il numero più alto di gol segnati da un africano in una stagione di Serie A, superando il record di George Weah.
Ha segnato gol importanti e si è rivelato l'uomo in più del Napoli nei momenti chiave della stagione, nel percorso che ha portato i partenopei a vincere lo scudetto per la prima volta dal 1990.
Poche settimane fa, Osimhen si è classificato ottavo nella classifica del Pallone d'Oro, diventando il primo nigeriano a entrare nella Top 10.
L'unica nota dolente è stata il fatto che il Ghana ha fatto meglio della Nigeria ai Mondiali, con le Super Aquile che sono state escluse per la regola dei gol in trasferta.
L'attaccante si è riscattato e ha segnato 10 gol nelle qualificazioni alla Coppa d'Africa, aiutando la Nigeria a prenotare un biglietto per la rassegna continentale in Costa d'Avorio del prossimo anno.
Tra il novembre 2022 e il settembre 2023, non c'è stato un giocatore più costante nel continente. Ha fatto scuola in Italia, in Europa e in Africa.