Gatti e corto muso, la Juventus batte il Napoli e torna in vetta

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Gatti e corto muso, la Juventus batte il Napoli e torna in vetta

Gatti festeggia con Vlahovic
Gatti festeggia con VlahovicAFP
Un gol del difensore permette ai bianconeri di battere gli azzurri di Mazzarri, che fino alla fine hanno cercato il pareggio.

La Juventus ospita il Napoli all'Allianz stadium nell'anticipo della quindicesima giornata di Serie A con l'obiettivo di vincere per guadagnare la vetta e mettere pressione all'Inter che domani affronta l'Udinese. Il Napoli di Mazzarri cerca invece una vittoria dopo il brutto stop contro l'Inter, e relative polemiche, per tornare in lotta per i primi posti.

Nessuna "allegrata" per il tecnico della Juve che sia affida alla formazione prevista con Chiesa-Vlahovic in attacco e Kostic-Cambiaso sugli esterni, con quest'ultimo a scambiarsi con McKennie. Mazzarri sceglie invece di schierare Natan a sinistra per sostituire gli infortunati Mario Rui e Olivera. Davanti c'è il tridente composto da Kvaratskhelia, Osimhen e Politano.

I voti dei giocatori in campo
I voti dei giocatori in campoFlashscore

Le due squadre partono forte e nei primi minuti si assiste a un continuo cambio di fronte. In una ripartenza Vlahovic serve Cambiaso che però strozza troppo il tiro, dall'altra parte è invece Polititano che controlla bene al limite dell'area, si allarga ma angola troppo la conclusione. A metà del primo tempo si scatena Chiesa con un paio di accelerazioni mostruose, sulla prima serve Vlahovic che temporeggia troppo e quando tira trova la gamba di Natan a deviare la conclusione, poi Meret in uscita di pugno sventa sul successivo tentativo in rovesciata di McKennie.

L'occasione più ghiotta però capita al Napoli al 27', su contropiede Osimhen sfrutta la posizione troppo avanzata di Bremer e serve Kvaratskhelia, che tutto solo si divora il gol sparando alto davanti a Szczesny in uscita. La partita prosegue così, tra occasioni da una parte e dall'altra, con le due squadre che rallentano il ritmo per poi sprigionare fiammate improvvise. Alcune nascono anche dal caso, come quella al 38', quando un rimpallo tra Gatti e Bremer libera Di Lorenzo davanti a a Szczesny, ma sul tiro imediato del capitano azzurro il portiere polacco si supera con un riflesso felino e nega il gol. La partita però non si sblocca e si va al riposo sullo 0-0. 

La testa di Gatti e il cuore azzurro

Nella ripresa le due squadre tornano a spingere, la Juventus trova un palo con McKennie servito da Vlahovic, ma l'americano si trovava in fuorigioco al momento del passaggio. Al 51' però la partita si sblocca, e lo fa a tinte bianconere. Cambiasso riceve sulla sinistra una rimessa di McKennie, cross perfetto a tagliare l'area e Gatti di testa svetta e firma il vantaggio Juve. Al 69' Vlahovic deve abbandonare il campo per un problema muscolare, al suo posto entra Milik, un altro ex. Subito dopo il Napoli segna con Osimhen dopo una distastrosa rimessa di Szczesny che serve Politano, ma l'arbitro annulla per un evidente fuorigioco dell'attaccante. Mazzarri si gioca la carta Raspadori, che sostituisce Politano, nel tentativo di dare più freschezza in avanti.

Negli ultimi dieci minuti della partita il  Napoli preme alla caccia del pareggio e chiude la Juventus in area, ma i traversoni vengono intercettati dalla difesa bianconera, che recupera palla e cerca di servire Chiesa per l'immediato contropiede. Cosa che riesce solo in parte perché i campioni d'Italia in carica attaccano senza soluzione di continuità, l'occasione più ghiotta capita a Di Lorenzo, che però troppo defilato a destra non trova lo specchio della porta. 

Finisce così, con una vittoria di "corto muso" per 1-0 che consente alla Juventus di tornare in vetta aspettando l'Inter, mentre il Napoli incassa la terza sconfitta consecutiva tra campionato e Champions League. Non l'inizio che Mazzarri sperava.

Le statistiche del match
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