Allenatori incerti e panchine vuote: da Pioli a Sarri, passando per Conte e Gasperini

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Allenatori incerti e panchine vuote: da Pioli a Sarri, passando per Conte e Gasperini

Pioli e Allegri
Pioli e AllegriAFP
Sono tanti gli allenatori italiani di alto profilo che non hanno ancora deciso cosa faranno

Cosa accomuna il destino di Gian Piero Gasperini, Maurizio Sarri, Antonio Conte, Stefano Pioli e Massimiliano Allegri? Il fatto che, in questo momento, nessuno sia a conoscenza del loro futuro immediato. Forse nemmeno loro stessi. Perché, tranne il vincitore dell'ultima Europa League, nessuno di questi tecnici ha un contratto in vigore, e per il momento non sembra essere indirizzato verso una panchina specifica.

Il Gasp, che a Bergamo ormai è un totem, sta vivendo una situazione particolare, che ha fatto capire a tutti dopo il trionfo continentale di Dublino. All'Atalanta potrebbe aprire un ciclo e continuare a farla crescere, ma è chiaro che a 66 anni potrebbe trovare altri stimoli altrove. L'ipotesi Napoli sarebbe possibile, nonostante il club azzurro non parteciperà alla prossima Champions League, ma nulla è ancora deciso. Da scartare, con ogni probabilità, una sua emigrazione verso un campionato estero.

Stipendi altissimi

Da un lato ci sono i casi di Conte e Allegri, due grandi vincenti passati per la Juventus che vivono però due momenti diversi. Perché il tecnico salentino è ambito da tante squadre per il suo passato importante, anche in tempi più freschi, e la sua abilità nel creare una squadra solida in poco tempo si è vista con i bianconeri, all'Inter e in parte anche al Tottenham. Voglioso di rientrare in Italia, Conte è stato corteggiato per tantissimo tempo da Aurelio De Laurentiis, ma il suo elevato salario (qualcosa come 14 milioni lordi) e le sue importanti richieste di mercato sono i principali ostacoli al momento d'ingaggiarlo.

Allegri, invece, è fresco di rottura con la Vecchia Signora dopo la sfuriata dell'Olimpico. Il modo peggiore per lasciare Vinovo e anche la più scabrosa presentazione verso chi potesse essere interessato a un suo ingaggio. Anch'egli abituato a percepire cifre altissime - a Torino prendeva, tra tutto, circa nove milioni l'anno - è in questo momento più orientato a prendersi un anno sabbatico che a trovare un'altra opzione nell'immediato.

Esperienze scottanti

Sarri e Pioli, invece, vengono entrambi da un'annata difficile, nella quale hanno visto come la società che li aveva sotto contratto ha dato loro il benservito. Per l'allenatore toscano c'è stata addirittura la separazione a stagione in corso con la Lazio, dalla quale egli stesso ha voluto svincolarsi a metà marzo. In questo momento senza opzioni concrete, Sarri è stato accostato al Bologna dopo che la società emiliana ha visto partire Thiago Motta, demiurgo della qualificazione in Champions League, destinato a sedersi sulla panchina della Juventus.

Per quanto riguarda Pioli, invece, in seguito all'ufficialità della sua partenza dal Milan arrivata proprio stamani si aprono le porte del Napoli. Da quanto riporta Sky Sport, infatti, il tecnico campione d'Italia 2021-22 con il Milan sarebbe diventato in questo momento il favorito per la panchina azzurra, per la quale suonano anche i nomi di Vincenzo Italiano e del già menzionato Gasperini. Altri scenari, almeno nel breve periodo, non se ne vedono.