L'Arabia Saudita sta facendo di tutto per ospitare la manifestazione iridata dopo che, all'inizio del mese, l'organismo calcistico mondiale FIFA ha invitato a presentare proposte dall'Asia e dall'Oceania, fissando la scadenza al 31 ottobre.
Il Qatar è stato il primo Paese del Medio Oriente a ospitare la Coppa del Mondo nel novembre-dicembre dello scorso anno e il viceministro dello sport saudita Bader Alkadi ha elogiato la nazione ospitante nonostante le tese relazioni diplomatiche tra i due Stati negli ultimi anni.
"Così come eravamo orgogliosi del Regno Unito quando ha ospitato le Olimpiadi o della nostra nazionale quando ha battuto l'Argentina ai Mondiali lo siamo anche del Qatar e degli altri Paesi che hanno fatto un'eccellente lavoro per ospitare la Coppa del Mondo", ha detto Alkadi alla conferenza sportiva Leaders di Londra.
"Vogliamo portarla a casa nostra. E vogliamo assicurarci di migliorare il nostro Paese per ospitare eventi di questo tipo ad alto livello".
Alla domanda sull'esperienza dei tifosi in Qatar, che non ha servito alcolici negli stadi - decisione presa una settimana prima dell'inizio del torneo - Alkadi ha risposto che la gente ha vissuto un'esperienza unica.
"Ed è una cosa per cui onestamente applaudiamo i nostri colleghi e il Qatar, per averla portata avanti e per aver dimostrato che è una possibilità (e che) è qualcosa che vorremmo ripetere", ha aggiunto.
Non ha chiarito, però, se questo significa che permetteranno di servire alcolici nelle fan zone e negli hotel, come è avvenuto in Qatar. L'alcol è, infatti, vietato in Arabia Saudita.
I critici accusano il Paese di usare il suo fondo sovrano per fare "sportwashing", a fronte delle pesanti critiche sulla situazione dei diritti umani.
L'Arabia Saudita nega le accuse di violazione dei diritti umani e afferma di proteggere la propria sicurezza nazionale attraverso le proprie leggi.
Il mese scorso il principe ereditario Mohammed bin Salman ha dichiarato di non preoccuparsi delle accuse di sportswashing e che continuerà a finanziare lo sport se questo aumenterà il prodotto interno lordo (PIL) del Paese.
Alkadi ha fatto eco ai commenti del principe ereditario e ha affermato che i grandi investimenti nello sport servono a migliorare la vita dei sauditi.
"Beh, questa sarebbe stata una domanda difficile (sullo sportswashing, ndr) prima che il principe ereditario rispondesse. Ora non è più difficile. Qualsiasi cosa facciamo nello sport, la facciamo per il nostro popolo", ha aggiunto Alkadi.
"E i numeri parlano da soli in termini di crescita della partecipazione di massa rispetto all'attenzione verso gli atleti d'élite".