Dimissioni Mancini, il retroscena: una clausola rescissoria dietro l'addio

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Dimissioni Mancini, il retroscena: una clausola rescissoria dietro l'addio
Mancini
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AFP
Le discussioni attorno alla clausola prevista in caso di fallimento nelle qualificazioni ad Euro 2024 avrebbero causato il divorzio tra ct e Federazione.

Al netto del post pubblicato su Instagram e delle tante voci circolate nelle ultime ore, non si sa ancora con certezza quali sono state le motivazioni che hanno portato Roberto Mancini ad abbandonare la Nazionale italiana di calcio.

Le voci sul presunto interessamento da parte della Federazione dell'Arabia Saudita, le frizioni con il Presidente della FIGC Gravina conseguenti alle nomine dei componenti dello staff, ma c'è di più.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, qualche giorno prima delle improvvise dimissioni la moglie dell'ormai ex commissario tecnico azzurro, che si occupa della gestione della carriera del marito, avrebbe contattato Gravina chiedendo di modificare il contratto eliminando la clausola risolutiva in caso di mancata qualificazione all'Europeo.

La clausola

L'eliminazione della clausola rescissoria in caso di fallimento avrebbe permesso a Mancini di lavorare con maggiore serenità, uno status di cui evidentemente l'allenatore marchigiano avrebbe avuto bisogno nell'ultimo periodo.

Per Gravina invece il rischio di una nuova prematura eliminazione, che avrebbe privato la nostra Nazionale di disputare Euro 2024 dopo lo shock di non essere stati capaci di ottenere il pass per Qatar 2022, sarebbe stato così attuale da prevedere la sostituzione immediata di Mancini. 

Insomma, sia Mancini che Gravina avevano - per diverse ragioni - bisogno di tutele chiare e specifiche.

La situazione nel girone
Flashscore

La situazione nel gruppo degli azzurri

Già costretti ad inseguire l'Inghilterra dopo il k.o. di Napoli, l'Italia si trova al momento al terzo posto nel girone di qualificazione.

Ed a settembre ci saranno due impegni molto delicati: il 9 a Skopje contro la Macedonia e poi il 12 a San Siro contro l'Ucraina. 

Ragionamenti economici

Mancini, legato alla Nazionale da un contratto fino al 2026 a 3 milioni a stagione, avrebbe dunque iniziato a ragionare in merito a quello che sarebbe potuto succedere nei prossimi mesi.

Probabilmente in funzione di ricchissime offerte provenienti dal Medio Oriente.

Tra Mancini e la Federcalcio non erano previste infatti clausole o cavilli che potessero consentire al ct di liberarsi a zero a meno di pagare delle penali.