Sarri e l'importanza di dimostrare di poter competere su due fronti

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Sarri e l'importanza di dimostrare di poter competere su due fronti

Maurizio Sarri
Maurizio SarriAFP
L'anno scorso, sull'altare del secondo posto, la Lazio decise di sacrificare l'avventura europea. Questa volta, però, non si tratta di una competizione minore, bensì della Champions League e arrivare agli ottavi sarebbe un traguardo importantissimo per il club romano e non solo in termini economici

La condanna di chi si mette in testa di arrivare ai risultati senza rinunciare al bel gioco è che, dopo ogni sconfitta, arrivano puntuali i processi di chi non sopporta metodi alternativi al machiavellico "il fine giustifica i mezzi". E questo, un tipo viscerale come Maurizio Sarri non l'ha mai sopportato.

È successo anche dopo l'1-0 rimediato al Dall'Ara: "Abbiamo ricevuto tante critiche per l’ultima partita, ma sono state basate solo sul risultato perché la prestazione c’è stata. I dati indicano che siamo in netto miglioramento sotto vari profili, ma dobbiamo crescere ancora".

Il tecnico toscano ha ragione? Sì, ma solo in parte. La sua Lazio, infatti, avrebbe sicuramente meritato di chiudere i primi 45 minuti in vantaggio, considerato il volume di gioco sviluppato. Il calcio, però, non è il pugilato e non si vince ai punti. Bisogna buttarla dentro. Ed è proprio quello che sono riusciti a fare i rossoblu in avvio di ripresa.

I numeri non mentono

Non sappiamo a che dati si riferisca Sarri, tuttavia, i numeri a disposizione di tutti indicano che, rispetto alla scorsa stagione, i biancocelesti hanno otto punti (16) e 10 gol segnati in meno (13). Alla crisi infinita di Ciro Immobile, si è aggiunta la poca vena realizzativa degli esterni d'attacco e del Taty Castellanos che, pur giocando bene, ha segnato soltanto una rete sinora.

La classifica della Lazio
La classifica della LazioFlashscore

Ed è per questa ragione che sulla sponda biancoceleste del Tevere cominciano a circolare brutte voci sul "difficile" rapporto di Sarri con lo spogliatoio ("non ci credo che la squadra mi remi contro"), sul suo futuro a Roma e, in particolar modo, sulla possibilità che possa essere lui a decidere di andar via: "Tutto falso. Ho detto tante volte che alla Lazio sto benissimo e voglio chiudere qui la mia carriera".

Vietato pensare al derby

La sconfitta contro il Bologna e il gol in extremis di Romelu Lukaku contro il Lecce hanno portato al sorpasso giallorosso in classifica quando mancano pochi giorni al derby della capitale. Non proprio lo scenario migliore per affrontare la gara di stasera contro il Feyenoord.

Lazio-Feyenoord
Lazio-FeyenoordFlashscore

Una partita che, però, la Lazio deve vincere per poter continuare ad avere il proprio futuro europeo in mano, sebbene Sarri abbia provato ad alleggerire di significati la sfida: "Non sono d’accordo con chi sostiene che è una partita da vincere a tutti i costi. È sicuramente una sfida che peserà tantissimo sulle sorti del girone, ma guai a dare per scontati i risultati in Champions".

Quello che è certo è che la sua squadra non può permettersi di scendere in campo contro gli olandesi pensando alla super sfida con la Roma in programma domenica prossima. La scorsa stagione, Sarri rinunciò ben presto all'avventura europea con l'obiettivo di entrare tra le prime quattro in campionato.

Lazio-Roma
Lazio-RomaFlashscore

Questa volta, però, non si tratta di una competizione minore (come l'Europa League), bensì della Champions League e arrivare agli ottavi sarebbe un traguardo importantissimo per il club romano e non solo in termini economici, ma anche di immagine. 

"Sono entrambe partite importantissime. La Champions è il massimo che c’è per una squadra di club, ma per noi deve essere il divertimento. Il lavoro è invece il campionato. Anche perché l’unico modo che abbiamo di tornarci l’anno prossimo in Champions è arrivare tra le prime quattro in Serie A".