Milan: Leao e l'insostenibile possibilità di doversela giocare senza il proprio crack

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Milan: Leao e l'insostenibile possibilità di doversela giocare senza il proprio crack
Rafael Leao
Rafael LeaoAFP
Sebbene il fuoriclasse portoghese abbia provato a tranquillizzare i propri tifosi ("ci rivedremo presto, sono ottimista") , l'elongazione del muscolo lungo adduttore della coscia destra, rimediata contro la Lazio è un piccolo, grande problema del quale non si possono ancora stimare i precisi tempi di recupero. E, quest'anno, senza di lui, per la squadra di Pioli sono stati quasi sempre dolori. Solo dopo la rifinitura di domani mattina Pioli deciderà se mandarlo in campo.

Non ci voleva. Sicuramente i tifosi dell'Inter, com'è giusto che sia, non saranno d'accordo. Tuttavia, è un'ovvietà affermare che quando arriva una semifinale di Champions League la voglia di veder giocare tutti i campioni, soprattutto quelli più forti, è grande.

Ed è per questa ragione che qualora Rafael Leao non dovesse essere della partita, a perderci non sarà il Milan, ma anche lo spettacolo. Il fuoriclasse portoghese ha provato a tranquillizzare i propri tifosi: "Ci rivedremo presto, sono ottimista". Tuttavia, il suo "presto" potrebbe comunque rivelarsi troppo tardi e il suo ottimismo fare a pugni con la realtà dei fatti. 

L'elongazione del muscolo lungo adduttore della coscia destra, rimediata pochi minuti dopo l'inizio della gara di sabato scorso contro la Lazio è un piccolo, grande problema del quale non si possono ancora stimare i precisi tempi di recupero. Non resta che aspettare per capire se la lesione gli permetterà comunque di scendere in campo e, soprattutto, se Stefano Pioli deciderà di correre qualche rischio.

Il tecnico ha detto che Leao proverà a forzare per essere in campo, ma non è escluso che, prima di buttarlo dentro, si aspetterà la sua completa guarigione. Quello che è certo è che senza Leao, è tutto un altro Milan. Una sensazione che, sfortunatamente per il popolo milanista, poggia su solide basi statistiche.

I dubbi di Capello

Fabio Capello
Fabio CapelloProfimedia

"Senza Leao il Milan è molto più debole. Vedo l'Inter leggermente favorita". Fabio Capello non sembra avere dubbi in merito, sebbene il suo "molto" non sia semanticamente compatibile - o, quantomeno, non lega bene - con il suo "leggermente". 

E anche i numeri sembrano essere d'accordo con la scelta dell'aggettivo "molto", ma non con quella dell'avverbio "leggermente". Basti pensare che quando il crack lusitano è rimasto fuori dall'undici titolare rossonero o non ha giocato per squalifica, per la squadra di Pioli sono sempre stati dolori.

Per ragioni disciplinari, Leao si è perso le gare contro Napoli e Fiorentina, entrambe perse dal Milan 2-1. Allo stesso modo, i risultati sono stati deludenti per il Milan quando il suo allenatore ha preferito lasciarlo in panchina. Quest'anno è successo sette volte con un bilancio impietoso: una sola vittoria contro il Monza a fronte di quattro pareggi e due sconfitte, una delle quali proprio contro l'Inter.

Insomma, senza il vero Leao - sia per squalifica, infortunio o scelta tecnica - il bilancio stagionale del Milan è di quattro pareggi, quattro sconfitte e la misera vittoria contro i brianzoli a cui facevamo riferimento. Ed è per questa ragione che i dubbi di Capello sono legittimi.

Pioli, invece, ci crede

Saelemaekers assieme a Tomori al Tottenham Stadium
Saelemaekers assieme a Tomori al Tottenham StadiumAFP

Nella metà del bicchiere che Pioli si ostina a considerare mezzo piena c'è l'aura magica che circonda il Milan in Champions League oltre alle convinzioni dello stesso tecnico emiliano. Nei due precedenti euroderby contro l'Inter (semifinali 2003 e quarti 2005) ad avere la meglio sono sempre stati, infatti, i rossoneri.

Il Milan, inoltre, è arrivato ben 13 volte alle semifinali della massima competizione continentale per club, riuscendo ad andare in finale in ben 11 occasioni. Detto questo, la storia, da sola, non basta per vincere una partita. Men che meno un'eliminatoria. Ci sarebbe bisogno di un Leao - uno dei due fuoriclasse rossoneri (l'altro è Mike Maignan) - per riuscirci.

Stefano Pioli, però, non ne vuole sapere di gettare la spugna e, pochi secondi dopo aver assicurato che "Rafa mi ha detto che non è nulla di grave, che si è fermato in tempo", il tecnico emiliano ci ha tenuto a sottolineare che "l’importante comunque è giocare bene a calcio e possiamo farlo anche senza Leao. Possiamo fare una gran partita anche senza di lui".

E sarà meglio per lui che sia davvero così, perché la verità è che sono grandi le possibilità di dover giocare senza il proprio crack - che, in caso di forfait, dovrebbe essere sostituito da Saelemaekers - anche perché l'eliminatoria si deciderà nella gara di ritorno che si disputerà il prossimo 16 maggio e se c'è da correre qualche rischio, meglio farlo la prossima settimana.

Ed è per questa ragione che, all'andata potremmo vedere un Milan più accorto, molto simile a quello che ha eliminato il Napoli ai quarti, con il dichiarato obiettivo di arrivare alla gara di ritorno, quando presumibilmente Leao sarà di nuovo a disposizione, ancora vivi e con opzioni reali di raggiungere la dodicesima finale Champions della storia del club rossonero.