Borussia Dortmund come l'Arsenal, il crollo mentale a un passo dal titolo

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Borussia Dortmund come l'Arsenal, il crollo mentale a un passo dal titolo
Le lacrime di Edin Terzic, tecnico e tifoso del Borussia Dortmund
Le lacrime di Edin Terzic, tecnico e tifoso del Borussia Dortmund
AFP
I gialloneri, che dipendevano da loro stessi per vincere il Meisterschale, sono scivolati in casa contro il Mainz perdendo un'opportunità unica di fare la storia. Colpa di una tenuta psicologica troppo fragile, nonostante un Bayern intermittente

Quando Niklas Sule segnava il 2-2 in extremis nel match tra Dortmund e Mainz, era ormaii troppo tardi. Perché nonostante l'ex bavarese avesse messo la firma su una semi rimonta che avrebbe inguaiato proprio il Bayern, quel Jamal Musiala che ha condiviso lo spogliatoio con lui aveva da poco siglato il 2-1 contro il Colonia.

Due gol antitetici, come le forze psicologiche delle due sfidanti per il titolo di campione della Bundesliga. Il primo, quello del pareggio delle Vespe, non è servito a niente, anzi. È stato vanificato dal secondo, quello del giovane bavarese che ha permesso ai suoi di conquistare l'undicesimo trionfo consecutivo, rovinando una festa già allestita nella Ruhr.

Due gol opposti per due significati intensi. Quello di un Dortmund fragilissimo mentalmente e incapace di sfruttare le bizze di un Bayern mai così erroneo. Quello di un Bayern abile a venire fuori nel momento che conta. Perché per vincere spesso la testa è più importante delle gambe.

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La caduta in picchiata dei gialloneri, tuttavia, non è l'unico esempio di come la tensione ha avuto la meglio sul trend positivo dei risultati. Nel dubbio chiedere all'Arsenal, che da qualche settimana aveva lasciato al Manchester City la vetta della Premier dopo aver dominato per almeno 3/4 della stagione in Inghilterra.

Espressione di un calcio spettacolare e sempre volto a creare occasioni da gol, la squadra di Mikel Arteta ha però mollato nel finale, perdendo prima lo scontro diretto con quella del suo maestro Pep Guardiola e in seguito palesando limiti di tenuta fisica ma soprattutto mentale. 

Un copione simile a quello del Dortmund, che sebbene non avesse dominato in Bundesliga, trovandosi primo quasi per caso a una giornata dal termine, non ha retto all'eccessivo peso della responsabilità di diventare campione. Qualcosa che in Italia non è accaduto al Napoli principalmente per la scarsità di forza e costanza da parte delle avversarie. 

Il Psg per inerzia

Kylian Mbappé
AFP

Chi invece si è imposto per l'undicesima volta nella storia nel proprio campionato, stabilendo un record, è il Paris Saint Germain. In una stagione triste e fatta di precoci eliminazioni in Coppa di Francia e in Champions League, Mbappé e Messi hanno ottenuto il minimo sindacale da un gruppo che doveva puntare molto più in alto.

Un gruppo che è stato messo in difficoltà anche in campionato, dove la mediocrità degli avversari gli ha permesso di far fronte a vari periodi di crisi e a ben sei sconfitte in campionato.

Davvero troppe per una squadra nettamente superiore alle altre. Vincitrice dopo un sofferto pareggio a una sola giornata dal termine, la squadra di Galtier si è imposta praticamente per inerzia, evitando fondamentalmente un disastro assoluto.