Vialli, Mancini torna a parlare dell'ex compagno: "Voleva vincere i Mondiali 2026 con noi"

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Vialli, Mancini torna a parlare dell'ex compagno: "Voleva vincere i Mondiali 2026 con noi"
Gianluca Vialli e Roberto Mancini
Gianluca Vialli e Roberto ManciniAFP
Il ct è stato intervistato da Bruno Vespa nel corso di "Porta a Porta" svelando che l'ex attaccante gli svelò della malattia "solo nel 2019 e da lì ho sperato nel miracolo".

Roberto Mancini (58) è tornato a parlare dell'amico e collega di tante avventure, Gianluca Vialli, scomparso nei giorni scorsi dopo una lunga malattina. Il ct azzurro lo ha fatto nel corso di una lunga intervista a "Porta a Porta" di Bruno Vespa, svelando che non venne a conoscenza subito della malattia dell'ex compagno di squadra: "Lui non mi ha parlato della sua malattia all'inizio. Me l'ha rivelata nel 2019. Mi disse che aveva questo problema e che lo stava curando. Era molto positivo perché lui è sempre stato un combattente, ma quando mi parlò di questa malattia mi disse di non averlo fatto prima per non farmi soffrire. Da quel giorno sono cambiate tante cose, il tempo che passava e la speranza che lui ce la facesse. Fino all'ultimo abbiamo sperato in un miracolo", ha detto Mancini.

Gianluca Vialli
Gianluca VialliAFP

"Gianluca mi disse che dovevamo vincere i Mondiali del 2026 e che sarebbe stato con noi. Sicuramente ci sarà molto vicino e speriamo di dedicargli presto una grande vittoria", ha aggiunto il ct azzurro. "Sono andato a trovare Luca l'ultima volta a Londra prima della fine dell'anno - ha svelato Mancini - avevo un po' di paura. Si è svegliato, abbiamo riso, scherzato, abbiamo chiamato Lombardo. Mi ha detto 'io sono sereno, stai tranquillo'. Mi ha tirato lui su di morale. Era lucidissimo, ci siamo ritrovati come ci siamo lasciati: bene".

L'allenatore della Nazionale è tornato anche a parlare dell'abbraccio tra i due a Wembley dopo la vittoria dell'Europeo: "È stato un abbraccio che ha racchiuso tutto a livello sportivo e non solo. Non stava già bene, ma spero quel momento lo abbia risollevato un po', per noi Luca è stato un personaggio fondamentale per le nostre vittorie. Quando parlava ai giocatori loro raccoglievano tutto", ha concluso