Vialli, il ricordo di Gravina: "Eri una persona speciale"

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Vialli, il ricordo di Gravina: "Eri una persona speciale"
Gabriele Gravina e Gianluca Vialli
Gabriele Gravina e Gianluca VialliProfimedia
Il presidente della Figc ha omaggiato l'ex attaccante della nazionale con una lunga lettera pubblicata sul sito della Federcalcio: "Hai contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali".

Gabriele Gravina, presidente della Figc ha affidato a una lunga e sentita lettera il proprio ricordo di Gianluca Vialli, scomparso venerdì scorso a Londra a causa del tumore al pancreas che lo aveva attaccato cinque anni fa.

"Caro Gianluca, in fondo è solo una questione di abbracci. Il lungo e caloroso abbraccio dei tifosi e di tutti gli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera da calciatore. L’abbraccio indissolubile che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti da vicino e che ti vogliono bene.

L’abbraccio inaspettato che ci siamo scambiati nella prima telefonata in cui hai accettato il ruolo di capo delegazione della Nazionale con entusiasmo, ma anche con il pudore che ha contraddistinto la tua vittoriosa esperienza da dirigente federale. L’abbraccio intenso, pianto, sorriso e vissuto che ti sei scambiato con Roberto in un momento di estasi collettiva, eppure così intimo e privato.

E anche adesso, nel dolore profondo in cui ci siamo abbandonati per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, noi della famiglia Azzurra ci stringiamo in un grande abbraccio, fisico e virtuale, per provare a trovare conforto e cercare di alleviare la sofferenza del distacco da una persona così speciale.

Perché è proprio questo il punto, caro Gianluca, tu sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali. È stato il tuo carisma elegante, unitamente alla tua voglia di vivere e di vincere che infondevi a tutti, a rendere gli Azzurri, i tuoi Azzurri, Campioni d’Europa.

A Wembley l’Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano che professionale.

Per questo l’immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. È l’abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via. Come oggi. Buon viaggio"