Manca pochissimo all'ottava sfida ufficiale tra Daniil Medvedev e Andrey Rublev, che saranno i primi a scendere in campo oggi sull'Arthur Ashe per inaugurare il programma della giornata agli US Open.
I due connazionali si conoscono da quando avevano sei anni e oggi saranno nuovamente rivali, uno contro l'altro, anche se nel circuito sono grandi amici: insieme a Karen Khachanov, sin da bambini, sono stati considerati le grandi promesse dell'ultima generazione del tennis russo.
Da quando si conobbero, i due coetanei (Medvedev è un anno e otto mesi più grande) hanno condiviso tanti momenti insieme ma questa sera solamente uno di loro raggiungerà la semifinale, e dovrà consolare l'amico che sarà stato appena sconfitto.
Nel pre partita si è parlato proprio del rapporto tra i due: Andrey ha recentemente battezzato la figlia di Daniil, uno che per via del suo carattere particolare non è solitamente circondato da amici.
Per questo motivo la sconfitta non intaccherà il loro legame, anche se in caso di sconfitta il sensibile Rublev potrebbe trovarsi a fare i conti con l'ennesimo dramma.
Il dato
Quello di Rublev infatti è un record unico nel circuito: il russo ha uno score di 0-8 nei quarti di finale di uno Slam, una statistica che lo rende il giocatore in attività che ha sprecato più chance per centrare la prima semifinale.
E due di queste otto sconfitte sono arrivate proprio per mano dell''amico' Medvedev, che lo ha battuto 6 volte negli 8 confronti totali disputati in carriera, 2 di questi proprio ai quarti di finale di uno Slam e uno proprio a New York, nel 2020.
In quella occasione finì 7-6 6-3 7-6 per l'ex numero uno del mondo.
Occhio a Daniil
Nonostante un match non molto brillante giocato contro Alex de Minaur, Medvedev ha un feeling particolare con gli US Open, l'unico Slam vinto fino ad ora in carriera, nel 2021.
In settimana si è lamentato del caldo e dell'umidità, ma il suo tennis sul cemento americano è spesso stato ingiocabile.
Medvedev sta disputando un 2023 altalenante ma con grossi exploit: non benissimo negli Slam (terzo turno in Australia, sconfitta al primo turno in Francia e semifinale a Wimbledon), ha comunque portato a casa titoli importanti come i Masters di Miami e Roma e gli ATP 500 di Rotterdam e Dubai.