L'anno scorso Djokovic ha sfidato i pronostici e ha vinto la Norman Brookes Challenge Cup, superando la rottura del tendine del ginocchio e una distrazione politica che ha coinvolto suo padre, prima di superare il record di 22 titoli di Rafa Nadal agli Open di Francia.
Alla fine della scorsa stagione ha conquistato il terzo trofeo del Grande Slam agli US Open, ma non prima di essersi visto negare il titolo di Wimbledon dal ventenne Carlos Alcaraz in un'avvincente finale in cinque set, un risultato che è stato un po' troppo sbandierato come l'alba di una nuova era.
Jannik Sinner è emerso come un altro candidato sconfiggendo Djokovic tre volte in 11 giorni alle ATP Finals e in Coppa Davis, e il giovane duo fiuterà l'opportunità di detronizzare il numero uno del mondo nella sua fortezza.
Djokovic, che ha saltato gli Australian Open del 2022 a causa dell'espulsione per la sua posizione sul vaccino COVID, è stato ostacolato da un infortunio al polso destro alla United Cup la scorsa settimana e ha visto la sua striscia di 43 partite vinte in Australia finalmente interrotta da Alex de Minaur.
Si è trattato solo della seconda sconfitta nel Paese dopo quella subita al quarto turno contro il sudcoreano Chung Hyeon agli Australian Open 2018, dove il serbo è stato tormentato da un problema al gomito.
Con un record di 89-8 nel primo Grande Slam dell'anno, Djokovic sarà ancora il favorito per conquistare il quinto titolo in sei anni e superare il bottino di 24 trofei di singolare dell'australiana Margaret Court.
Boris Becker, che in passato ha allenato Djokovic, ritiene che l'attuale gruppo di giovani lo metterà alla prova più spesso."Mi aspetto ancora che Djokovic vinca uno o due Grandi Slam. Ma credo anche che Alcaraz e compagni metteranno più spesso i bastoni tra le ruote", ha detto Becker, che ora allena il giovane danese Holger Rune, che ha battuto Djokovic nella finale del Masters di Parigi del 2022.
"Spero che questa rivalità tra il giocatore più vincente di tutti i tempi e il resto del mondo del tennis continui a lungo, perché noi tifosi ne beneficiamo".
Mentre il futuro del gioco è in buone mani, uno dei più accaniti rivali di Djokovic nel corso degli anni non tornerà al tennis maggiore come previsto in Australia: Nadal si è ritirato a causa di un piccolo strappo muscolare subito durante la sconfitta a Brisbane.
Lo spagnolo, che ha vinto il suo secondo titolo agli Australian Open in assenza del serbo nel 2022, era sulla via del ritorno dopo un intervento chirurgico all'anca e ora si trova ad affrontare nuovi dubbi sulla sua capacità di competere di nuovo a livello elitario, avendo già detto che prevede di terminare la sua carriera nel 2024.
L'ex campione degli US Open Daniil Medvedev è stato uno dei giocatori di hardcourt più costanti lo scorso anno e il russo punterà a un'altra finale, sperando di scacciare il ricordo delle sconfitte consecutive subite da Djokovic (2021) e Nadal (2022).
Tra gli altri sfidanti figurano il secondo classificato dello scorso anno Stefanos Tsitsipas, il ringiovanito Alexander Zverev e una brigata di americani in ascesa, guidata da Taylor Fritz e Frances Tiafoe.