Daniil Medvedev è stato messo a dura prova dal coraggioso Nuno Borges, numero 69 del mondo, prima di superare il traguardo dopo più di tre ore di gioco alla Rod Laver Arena: 6-3, 7-6 (7-4), 5-7, 6-1 il risultato finale.

Il tennista russo se la vedrà ora, per un posto in semifinale, con la testa di serie numero 9, il polacco Hubert Hurkacz.

"Prima di questo match mi sentivo al 100%", ha detto Medvedev, finalista nel 2021 e nel 2022, perdendo in entrambi i casi contro Novak Djokovic e Rafael Nadal.

"Ma mi ha fatto correre tanto durante il terzo set e per questo ho sbagliato un po' troppo, ero abbastanza stanco per essere onesto. Nel quarto set sono riuscito, invece, ad aumentare il mio livello di energia".

Prima degli Australian Open di quest'anno, Borges non aveva mai vinto partite back-to-back di alto livello al di fuori della Coppa Davis e la sua mancanza di curriculum alla fine si è rivelata decisiva contro il numero 3 al mondo.

La differenza principale è stata il numero di errori non forzati, con Borges che ne ha commessi 66 contro i 34 di Medvedev.

Ma è stato comunque un ottimo sforzo quello del ventiseienne, il primo giocatore portoghese a raggiungere la seconda settimana a Melbourne.

La potenza di Medvedev dalla linea di fondo è stata il fattore decisivo nel primo set, con l'unico break ottenuto al sesto gioco, quando il russo ha dominato le lunghe fasi di gioco.

Borges ha resistito coraggiosamente fino al 3-3 del secondo set, prima di crollare sotto i colpi di terra implacabili del russo e concedere il break.

Ma il numero tre del mondo ha perso la concentrazione e il suo quarto doppio fallo dell'incontro sul 30-40 nel game successivo ha riportato il set in parità.

Si è andati al tie-break, con Medvedev che ha superato un altro doppio fallo per prevalere.

Il russo si è portato sul 5-4 nel terzo set, ma Borges si è rifiutato di mollare, ottenendo il break prima di vincere i due game successivi mantenendo vivo l'incontro.

Un campanello d'allarme per Medvedev che, però, nel quarto set è tornato ai suoi livelli, chiudendo la gara in 24 minuti facendo, invece, perdere la testa a Borges.