Il vincitore che non ti aspetti. La versione cestistica del sogno americano. Quando l'Nba aveva annunciato che uno dei quattro partetcipanti alla gara delle schiacciate sarebbe stato un giocatore della G-League, non erano stati in pochi a criticare la scelta.
"Per quanto mi riguarda, nello Slam Dunk Contest mi piacerebbe vedere Zion o Ja... Davvero hanno scelto uno della G-League?", aveva assicurato alla vigilia della prova Kevin Durant. Ebbene, il nuovo leader dei Phoenix Suns si è dovuto ricredere.
E già, perché la giuria guidata da un certo Dominique Wilkins, uno che la gara delle schiacciate l'ha vinta due volte, non ha avuto dubbi a premiare Mac McLung, una guardia che ha disputato appena quattro incontri in Nba, ma che dopo quanto fatto vedere a Salt Lake City potrebbe aver convinto i Philadephia 76ers che è arrivato il momento di fargli fare il definitivo salto in avanti.
Grazie a una prestazione ai limite della perfezione, lo stesso Wilkins si è alzato in piedi per applaudire il suo 360 gradi plus, McLung ha superato in finale Trey Murphy III (New Orleans Pelicans) e, prima, Kenyon Martin Jr. (Houston Rockets) e Jericho Sims (New York Knicks).
3-Point Contest
La strepitosa prestazione di McLung ha finito per rubare i riflettori a Damian Lillard che, nella gara del tiro da tre punti, non ha permesso che ci fossero sorprese. Il fuoriclasse dei Portland Trail Blazers si è presentato in pista con la maglia della Weber State, l'università dello Utah in cui ha studiato: "È stata una situazione perfetta. Sono felice di aver vinto questa prova a casa mia".
Una mossa che gli ha permesso di conquistare così non solo il Contest, ma anche i tifosi locali che sono stati costretti a dividersi tra lui e l'idolo di casa Jazz, Lauri Markkanen. Niente da fare, però, né per il finlandese né per tutti gli altri avversari, compresi i due Pacers, Buddy Hield e Tyrese Haliburton, superati da Lillard in finale.
Skills Challenge
Ad aprire il programma era stata la prova di abilità che vedeva impegnato anche il nostro Paolo Banchero tornato in campo con l'obiettivo di bissare la vittoria conquistata 24 ore prima nel Jordan Rising Star. La sua squadra - formata oltre all'ala-pivot degli Orlando Magic da altri due rookie, Jabari Smith Jr. e Jaden Ivey - è stata, però, costretta a cedere il passo a quella di Utah, nonostante i ragazzi terribili fossero riusciti a imporsi nella prima prova: la staffetta.
I beniamini di casa (Jordan Clarkson, Walker Kessler e Collin Sexton), tuttavia, hanno vinto sia la prova dei passaggi che quella del tiro da cinque posizioni diversi superando, così, nella classifica finale anche la squadra degli Antetokounmpo, orfana dell'infortunato Giannis che si è divertito a fare da allenatore e in campo è stato sostituito dal proprio compagno di squadra ai Bucks, e anche lui All-Star, Jru Holiday.