Max Verstappen su Red Bull ha vinto il Gran Premio d'Australia di Formula 1 sul circuito dell'Albert Park a Melbourne. In una corsa all'insegna del caos con quattro partenze e tre bandiere rosse, il campione del mondo ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton e la Aston Martin di Fernando Alonso. Solo dodicesima la Ferrari di Carlos Sainz penalizzata di 5 secondi per un contatto con la monoposto di Alonso dopo il terzo semaforo verde della gara. Fuori alla fine gioco anche le due Alpine di Gasly e Ocon dopo la terza parenza.
Gara accidentata, quindi. Ed è per questa ragione che c'è poco da sorprendersi se le protagoniste assolute siano state, purtroppo, la bandiera rossa e la safety car, costretta a entrare subito in pista a causa del contatto alla terza curva del primo giro tra il ferrarista Charles Leclerc e il pilota dell'Aston Martin Lance Stroll.
"Contatto di gara, nessuna investigazione necessaria", ha subito assicurato la Direzione Corsa trovando d'accordo il monegasco che, dalla sua, ha sottolineato che "non è stata colpa di Stroll, ma un incidente di gara".
A imporsi, come dicevamo, è stato il campione del mondo della Red Bull, Max Verstappen che sul traguardo di Melbourne ha preceduto Lewis Hamilton e Fernando Alonso. E così, su un podio composto interamente da campioni del mondo non c'è posto nemmeno per l'altro pilota della Ferrari, lo spagnolo Carlos Sainz che ha centrato il proprio connazionale ed è stato penalizzato.
L'incidente tra i due ha provocato, infatti, l'ultima bandiera rossa di una gara che Direzione di Corsa ha deciso di chiudere in maniera tranquilla, riportando Alonso davanti a Sainz al quale sono stati, inoltre, comminati cinque secondi di penalizzazione che, in condizioni del genere, sono sinonimo di dodicesimo posto: "Troppo severa la punizione, dovevano ascoltarmi prima", il suo sfogo in radio.
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