E' una lettera toccante, piena di amore e riconoscenza per l'Italia, quella che l'attaccante della Sierra Leone Yayah Kallon, in forza al Verona, ha voluto condividere sui social per ricordare i sette anni trascorsi da quando, su un barcone, dopo mille vicissitudini, è arrivato nella Penisola.
Scappato dai terroristi che invadevano il suo paese, l'attuale attaccante scaligero ci ha messo otto mesi di viaggio per arrivare in Italia. Il testo della sua lettera a cuore aperto è il seguente: "17/2/2016: il mio arrivo in Italia un giorno che mi ricorderò per sempre. Mi ha cambiato radicalmente la vita. Sette anni fa ero un ragazzo impaurito che temeva di non potercela fare, di non poter superare la grande prova e soprattutto la 'sfida' che mi ha messo davanti la vita, il lunghissimo viaggio pieno di paure, angosce e ostacoli: alla fine ce l'ho fatta...".
A sette anni esatti dal suo arrivo in Italia e dopo essersi imposto in Serie A, il talento della Sierra Leone non si pone limiti: "Ho ancora tanti altri obbiettivi da raggiungere, più umani, per i quali continuerò a impegnare al massimo". Al momento di ringraziare personalmente coloro che lo hanno aiutato, Kallon ha fatto enfasi su due persone ma anche a due società: "Un ringraziamento speciale alla mia mamma Grazia Matranga, al mio procuratore Bordonaro e soprattutto un ringraziamento speciale al Genoa la mia prima casa, al Savona". Infine il ringraziamento al Verona "per la grande opportunità di quest'anno, una società nella quale sono stato accolto benissimo, in una città bellissima".