"Ho vinto l'ultima (finale giocata contro Stefanos Tsitsipas (24), al Roland-Garros nel 2021, ndr) quindi ho un ricordo positivo. Ma ero sotto di due set a zero" ha ricordato Novak Djokovic (35) poco dopo il successo sullo statunitense Tommy Paul nella semifinale degli Open d'Australia. "Da allora, Stefanos è progredito. Quindi vinca il migliore!" ha aggiunto il campione serbo, che ha dominato l'avversario nonostante una vistosa fasciatura alla coscia sinistra.
"Alla fine del primo set sono riuscito a mantenere la calma (quando Paul è risalito dal 5-1 al 5-5, ndr) ed è stato fondamentale. Poi ho lasciato che i miei colpi andassero meglio". Djokovic ha assicurato di essere "al 110%", per poi aggiungere "ovviamente non sono fresco come all'inizio del torneo, ma ho lavorato molto sul mio fisico durante la sosta".
Il campione serbo ha anche espresso la sua opinione su alcune foto di suo padre con dei tifosi che avevano maglie e bandiere in favore dell'invasione della Russia in Ucraina. "È stata data un'interpretazione errata. Mio padre, come ha spiegato lui stesso, è andato, come dopo ogni partita, per incontrare i miei fan, ringraziarli e scattare foto. Ma tutto è iniziato con una cattiva traduzione in alcuni media delle sue parole, non c'era intenzione di sostenere alcuna guerra. La nostra famiglia ha attraversato gli orrori della guerra e tutto ciò che vogliamo è la pace" ha spiegato Nole.
Per via dell'incidente, Srdjan Djokovic aveva deciso di non presenziare alla semifinale disputata dal figlio "per non creare disturbo". "Non è stato bello non averlo al box durante la semifinale. Spero che ci sarà per la finale" ha detto il tennista a riguardo.