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Caos a Brescia: ultras in rivolta fuori dal Rigamonti dopo la retrocessione in Serie C

Giulia Polidoro
Il lancio di fumogeni al Rigamonti
Il lancio di fumogeni al RigamontiProfimedia
Fumogeni, invasione di campo e una situazione che è stata sedata solo dopo l'intervento di 100 agenti antisommossa. Balata: "Quanto accaduto a Brescia è sotto ogni profilo ingiustificabile e va condannato con forza".

Una notte difficile a Brescia, dove la città non solo si è trovata a fare i conti con l'amara retrocessione delle Rondinelle in Serie C, ma anche con l'ennesimo episodio di violenza degli ultras in uno stadio italiano.

Dopo il pareggio del Cosenza al 95', che ha decretato la salvezza dei calabresi, i tifosi locali si sono resi protagonisti di un lancio di fumogeni e di un tentativo di invasione di campo che è stato fermato solo con l'intervento delle forze dell'ordine. 

La gara è stata sospesa per più di 25 minuti prima dell'interruzione definitiva, avvenuta quando i giocatori erano già negli spogliatoi.

Caos fuori dallo stadio

La rabbia degli ultras del Brescia, però, è continuata anche fuori dall'impianto. 

Ancora una volta, gli ultras hanno ingaggiato violenti scontri con la polizia, esplodendo petardi e fumogeni in protesta contro la società. 

La situazione è culminata con un'auto incendiata, quella del terzino del Brescia Matthieu Huard.

Nel frattempo, un primo bilancio riporterebbe tre feriti, tra cui uno steward.

Squadre confinate al Rigamonti

Le due squadre, dopo l'ufficializzazione della retrocessione in Serie C, sono state costrette a rifugiarsi negli spogliatoi. 

Anche dopo la comunicazione dell'interruzione definitiva del match, i giocatori e le loro famiglie sono rimasti al Rigamonti in attesa che la situazione tornasse alla normalità, riuscendo a lasciare lo stadio soltanto in piena notte, per evitare ripercussioni. 

Balata: "Eventi ingiustificabili"

All'indomani della nottata del Rigamonti, a parlare è stato il Presidente della Lega B, Mauro Balata, che ha espresso tutta la sua delusione per gli eventi. 

"Quanto accaduto a Brescia è sotto ogni profilo ingiustificabile e va condannato con forza. Sono però avvilito e profondamente scosso. In 6 anni, circa, di presidenza non vi erano mai stati episodi di violenza come quelli ai quali abbiamo assistito ieri sera allo stadio Rigamonti. Anzi la nostra categoria si è sempre distinta per l'assenza di aggressioni e discriminazioni. Mi sento sconfitto. Mi interrogo e credo che lo dobbiamo fare tutti sul perché possano verificarsi una situazione di tale violenza in occasione di un evento sportivo che dovrebbe generare gioia" si legge nella nota.

Poi, in conclusione: "Voglio manifestare la mia vicinanza a vincitori e sconfitti, a tutti coloro che giovedì sera hanno sofferto e provato paura e sconforto, alle due società, ai tantissimi e veri tifosi e appassionati, agli addetti ai lavori e alle forze di polizia impegnati nel contenere la follia e che hanno rischiato per la loro incolumità, ma voglio anche capire e affrontare questa situazione direttamente con le istituzioni della città e con tutti coloro che hanno senso del rispetto e amore vero per lo sport anche quando si perde. In modo da aprire un dialogo affinché quanto sia accaduto non sia dimenticato con l'esaurirsi dell'emotività del momento ma al contrario diventi occasione di riflessione e confronto. Solo in questo modo potremo evitare altri, simili, episodi".