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Una serata, anzi due, da pazza Inter per salvare la stagione, la faccia e il futuro

Simone Inzaghi
Simone InzaghiAFP
Riusciranno le motivazioni Champions a far uscire l'Inter dalla crisi? La risposta nessuno può darla. Tuttavia, quello che è certo è che se scenderanno in campo senza le giuste motivazioni, i nerazzurri non avranno scampo

Ci vorrebbe una serata da pazza Inter per eliminare il Benfica. Anzi due. La stagione ci racconta che la squadra di Simone Inzaghi, per quanto fatto sinora, non può partire con i favori dei pronostici contro una delle belle sorprese, forse la più bella in assoluta, della campagna 2022-2023. Ed è per questa ragione che, probabilmente, più di altre volte i nerazzurri dovranno affidarsi a quel pizzico di irrazionalità che tante soddisfazioni (e altrettante delusioni) ha regalato ai tifosi interisti.

La sensazione, infatti, è che per superare il turno, a differenza dei portoghesi, l'Inter abbia bisogno di giocare due partite perfette, sia in attacco che in difesa e, numeri alla mano, quello attuale non è il miglior momento per aspettarsi che possa davvero succedere. C'è bisogno di cercare altrove le motivazioni che, in questo momento, Lautaro, Lukaku e compagnia non sembrano riuscire a trovare all'interno del proprio spogliatoio.

Romelu Lukaku
Romelu LukakuAFP

C'è bisogno di uno scatto di reni, di due prestazione da 10 e lode. E ha ragione Inzaghi quando sottolina che "la parola chiave dei prossimi due msi dev'essere 'insieme'. Servirà una gara di testa e cuore. Sul cuore non ho dubbi, l’impegno che vedo nei ragazzi è folle. Sulla testa, è chiaro che dobbiamo essere bravi a non pensare agli ultimi risultati". Folle, appunto. Fa rima con pazza.

Una cosa è certa e a questa si afferrano molte delle speranze del popolo interista: quest'anno si è vista una squadra in campionato e un'altra in Champions League. Non che in Europa l'Inter abbia entusiasmato a base di bel gioco, ma l'atteggiamento dei nerazzurri nella massima competizione continentale è stato completamente diverso a quello ostentato suicampi della Serie A. Basti pensare che a Oporto l'Inter è riuscito a far valere quel gol di vantaggio che, invece, non è riuscito a difendere nell'ultimo quarto di gara a Salerno.

E così, riusciranno le motivazioni Champions a far uscire l'Inter dalla crisi? La risposta nessuno può darla. Tuttavia, quello che è certo è che se scenderanno in campo senza le giuste motivazioni, i nerazzurri non avranno scampo: "Noi siamo l'Inter, ci siamo preparati bene: nelle ultime tre partite la squadra ha fatto a mio parere tre buone gare, chiaramente non seguite dal risultato - ci ha tenuto a sottolineare Inzaghi - . Però se le analizziamo abbiamo tirato 40 volte in porta: dobbiamo continuare così, sappiamo che ci sono dei momenti in cui la tocchi una volta e fai gol". Servirebbe proprio un momento del genere.

Alessandro Bastoni
Alessandro BastoniAFP

Sotto questo aspetto, il fatto che il presidente Zhang abbia deciso di accompagnare la squadra a Lisbona va, senza ombra di dubbio, nella direzione giusta: quella di motivare la squadra fino a un minuto prima di scendere in campo e, soprattutto, di non fornire un alibi ai calciatori che da troppo tempo sentono dire in giro che la società li ha abbandonati e che il suo unico obiettivo è quello di trovare il miglior acquirente possibile. Il che, probabilmente, è anche vero così com'è vero che non è lo stesso vendere un club che parteciperà alla prossima edizione della Champions o uno che disputerà l'Europa League.

Insomma, per dirla con Inzaghi, tutti insieme appassionatamente per i prossimi due mesi per raggiungere un traguardo storico in Europa ed evitare il fallimento assoluto in campionato che finirebbe per puntare il dito contro tutti: dai dirigenti ai calciatori e, naturalmente, a un allenatore arrivato a Lisbona sapendo che il club sta già cercando un sostituto: "Il quarto Champions con il Benfica può ribaltare la nostra stagione? Può darci grande entusiasmo per il finale di campionato e per il piazzamento Champions. Sì, ci può dare una grande mano a livello fisico e mentale", ha ammesso Alessandro Bastoni, uno dei pilastri dell'Inter del futuro. A meno che...