Serie A, poker del Milan al Maradona contro un Napoli remissivo e confusionario

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Serie A, poker del Milan al Maradona contro un Napoli remissivo e confusionario
Brahim Diaz celebra il raddoppio
Brahim Diaz celebra il raddoppioAFP
Lo straordinario avvio dei rossoneri mette il match sul binario perfetto. Pesantissimo il tonfo per gli azzurri, che vivono la seconda sconfitta casalinga dell'anno, una sconfitta che può far malissimo nel lungo periodo

In un Diego Armando Maradona colonizzato dai tifosi del Milan, il Napoli sente mancare il terreno sotto i piedi e crolla di schianto. Una batosta senza eguali quella subita dalla squadra di Luciano Spalletti, che da capolista viene ridicolizzata dalla rivale in Champions League. La debacle casalinga è un pessimo campanello d'allarme per gli azzurri, che raramente si sono dimostrati pericolosi nei pressi della porta avversaria. 

Senza il purosangue Osimhen, è stato Leao a fare da protagonista con una doppietta, segnando il primo e il terzo gol. La magia, invece, l'ha messa in campo Brahim Diaz, folletto spagnolo di origini magrebine che nel primo tempo ha sciorinato una giocata sfavillante dopo l'altra. Schierato come ala destra con il compito di accentrarsi, l'ex Real Madrid ha ricordato a tutti perché anni fa aveva sollecitato la curiosità dei migliori talent scout del mondo.

Il primo e il secondo gol del Milan, infatti, portano la sua firma. La fiammata sul centro di Rafael Leao, lanciato dopo un dribbling fulminante sull'out destro, era una giocata alla Messi, di quelle funamboliche. Il raddoppio, invece, era un compendio di tecnica per mettere giù un pallone piovuto dalla sinistra e poi concludere col sinistro. Il sinistro col quale Leao avrebbe poi messo a segno il gol dello 0-3, che faceva crollare le speranze del Maradona e anticipava il sigillo di Saelemekers. 

Leao - Mappa di calore
Leao - Mappa di caloreStats Perform

Il Napoli del primo tempo offre uno spettacolo poverissimo, calciando solo due volte verso la porta di Maignan e senza trovare il bersaglio. Kvaratskhelia è stato l'unico dei suoi a provarci, mentre Simeone è stato fagocitato dalla solidità di una difesa granitica impostata da Kjaer e Tomori, che hanno tratto grande beneficio dal ritorno a quattro dietro.

Il Milan, che si rialza con orgoglio e mette alla gogna gli azzurri, ha vinto uno scontro importantissimo a livello mentale dominando in mezzo al campo, dove Tonali ha giganteggiato nel filtro e nelle ripartenze, come quella letale per il terzo gol firmato da Leao. 

La prima delle tre sfide ravvicinate tra partenopei e milanesi la portano a casa gli uomini di Pioli, che adesso torna al terzo posto e alza nuovamente la voce nella corsa alla Champions League. Il crollo del Napoli è sintomatico della tensione di un ambiente nel quale le decisioni della società hanno tenuto fuori i tifosi organizzati.

Non sorprende, quindi, che le sconfitte con Lazio e Milan siano arrivate quando il Maradona è stato 'colonizzato' da ultras rivali. Il pienone allo stadio coincide con una scoppola che può lasciare strascichi importanti in un finale di stagione che adesso diventa di fuoco. E, ovviamente, anche nel doppio scontro dei quarti di Champions. 

Statistiche del match
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