Quando ha deciso di pagare al Villarreal i 12 milioni previsti dal suo riscatto, Danilo Iervolino non lo ha fatto perché è convinto che Boulaye Dia giocherà la prossima stagione con la maglia della Salernitana.
Il presidente del club campano, però, sapeva bene che, in quel preciso momento, stava facendo un affare. E già, perché se l'attaccante senegalese rimarrà a Salerno, Paulo Sousa sarà lieto di costruire la propria squadra intorno al terzo miglior cannoniere dell'ultimo campionato di Serie A.
In caso contrario, il club campano riceverà i soldi necessari con i quali trovare il suo sostituto e anche qualcosa in più: 25 milioni di euro, quelli previsti dalla sua clasuola di rescissione.
Il Milan lo sa, ma quella rossonerà non è l'unica società interessata al centravanti africano, campione del proprio continente con la sua nazionale e semifinalista in Champions League con la camiseta del submarino amarillo.
E dire che l'Olympique Lione lo scartò, lasciando al Reims l'onore di portarlo alla ribalta. Nel frattempo, Dia aveva cominciato a lavorare da apprendista elettricista: perché non si sa mai e di calcio dilettantistico non si vive.
Un attaccante completo che, dal punto di vista tecnico, non eccelle in nulla, ma sa fare tutto. Nulla da dire, invece, sul versante tattico.
Sebbene preferisca giocare al centro dell'attacco, anche assieme a un compagno di reparto in un ipotetico 4-4-2, Dia può tranquillamente giocare da attaccante esterno in un 4-3-3.
La sua più grande qualità è quella di migliorare, quasi sempre, l'azione per la propria squadra quando la palla passa dai suoi piedi.
Non chiedetegli di essere un esteta sopraffino, sebbene le reti segnate al Verona e al Napoli siano di pregevolissima fattura, ma per il resto potete chiedergli tutto.
Con o senza palla, spalle alla porta o palla al piede puntando il portiere avversario, nella propria metà campo o nell'area di rigore avversaria: Boulaye farà sempre la cosa giusta.