Josè Mourinho non ha ancora digerito il benservito della Roma. L'esonero subito dal portoghese ha lasciato il segno nello "Special One" e lo si capisce anche dalle ultime dichiarazioni.
L'ex tecnico giallorosso ha espresso tutto il suo disappunto a Five.UK, in un'intervista video registrata con Rio Ferdinand in collaborazione con Football.com: "Questo esonero è quello che mi fa più male. La decisione è della proprietà e va rispettata, è quello che sto facendo ora. Ma per la prima volta fa male".
"Ho dato tutto il mio cuore, ho rifiutato tante proposte interessanti, compresa una per me quasi impossibile da rifiutare: il Portogallo, la mia nazionale, probabilmente il miglior Portogallo di sempre tre anni prima del Mondiale", ha detto il portoghese per spiegare la sua ferita.
"La decisione è della proprietà e va rispettata. Mi ha fatto male andare via dalla Roma. So di avere dato tanta felicità ai tifosi, perché due finali di fila non succedono spesso, soprattutto in un club come quello che non ha una grande storia in Europa. Camminavo per strada, la gente mi fermava e mi diceva "Portaci a Dublino". Avevo Dublino in testa, la terza finale di fila. Ma devo rispettare la proprietà. Ed è quello che sto facendo ora. Non è la prima volta che lascio un club, ma forse è la prima volta che mi fa male", ha aggiunto Mourinho.
Il giallo sull'attacco ai Friedkin
In mattinata, inoltre, lo Special One avrebbe mandato più di una frecciatina ai suoi ex dirigenti, commentando come brand ambassador di Football.com l'inizio della fase finale delle competizioni europee.
"Stanno per iniziare le competizioni europee, in particolare la Champions League, forse la competizione più importante del calendario mondiale – avrebbe detto Mourinho -. Non ci sarò a queste fasi finali, non perché sia già stato eliminato, ma perché sono stato 'eliminato' da qualcuno che di calcio ne sa poco".
Il riferimento con ogni probabilità è alla proprietà della Roma, la famiglia Friedkin, che esattamente un mese fa ha deciso interrompere l'esperienza di Mou nella Capitale, affidando la panchina giallorossa a Daniele De Rossi.
"Così è la vita, piena di alti e bassi, e io sono in crescita, nonostante il licenziamento tanto inaspettato quanto ingiusto. Ma tornerò, e con ancora più entusiasmo e fiducia, per queste partite Uefa", avrebbe poi concluso Mourinho.
Un messaggio rivolto alla società che comunque nulla ha a che vedere con il rapporto con la tifoseria giallorossa. Proprio i sostenitori della Roma, a più riprese, sia prima che dopo l'esonero lo ha sostenuto. Diversi, infatti, gli striscioni esposti in suo onore all'Olimpico nei momenti in cui l'allenatore portoghese veniva attaccato da più parti nel corso della sua avventura romana, ma anche dopo l'esonero per rendergli omaggio.
Dichiarazioni sono state attribuite dal sito nigeriano Pulse Sport, citando Football.com, ma a sua volta la piattaforma di cui il tecnico è testimonial le ha rilanciate su X attribuendole al sito nigeriano.
Tutto è rimbalzato sui siti europei, tra cui il quotidiano portoghese A Bola: l'interessato non ha smentito ufficialmente, ma il giallo rimane.