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Giorgi indagata per reati fiscali nel 2016, i legali: "Rientrerà prossimamente in Italia"

ANSA
Aggiornato
Camila Giorgi
Camila GiorgiProfimedia
I due avvocati della tennista hanno fatto sapere che la loroc assistita non ha "nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità".

L'irreperibilità della tennista Camila Giorgi - che in realtà si trova all'estero da quando ha maturato il ritiro dalle competizioni - è emersa quando la Guardia di finanza stava cercando di notificarle un avviso di conclusione indagini della procura di Prato.

L'accusa sarebbe di omessa dichiarazioni dei redditi nel 2016 e conseguente evasione fiscale. Lo si ricostruisce in ambienti giudiziari pratesi.

Gli avvocati: "Nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità"

"Nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità, Camila rientrerà prossimamente in Italia". Così gli avvocati Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra, legali di Camila Giorgi, in una nota.

"L'allontanamento dalla residenza di Calenzano è temporaneo e dovuto ad una divergenza di vedute all'interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l'abbandono dell'attività agonistica" hanno spiegato.

Gli avvocati della tennista hanno anche aggiunto che il suo ritiro dalle competizioni agonistiche non ha niente a che vedere con la vicenda legata agli accertamenti della GdF.

"Si tratta in realtà di una decisione maturata da diversi mesi, fin da dopo il Covid Camila stava pensando di rallentare progressivamente, aveva difficoltà a reggere lo stress dell'attività agonistica -spiegano ancora-.

"In ogni caso prossimamente Camila rientrerà in Italia e potrà dare tutte le spiegazioni necessarie, anche tramite i propri legali, nelle competenti sedi", concludono i legali.

 

"Gli accertamenti su Camila Giorgi riguardano vecchie annualità fiscali quando non sono stati fatti gli adempimenti come la dichiarazione dei redditi che lei, impegnata in giro per il mondo per i tornei e l'attività agonistica, aveva delegato di fare al padre, il quale non si sarebbe affidato a dei professionisti del settore contabile amministrativo", spiegano all'ANSA gli avvocati che assistono la tennista.

Errori di famiglia

"Quando noi abbiamo potuto prendere contezza della situazione - aggiungono - era ormai tardi per evitare contestazioni sui periodi pregressi e non è stato possibile sanare tutto" poi "successivamente la situazione è stata riportata sotto controllo".

"I ricavi di Camila Giorgi sono noti al Fisco, non c'è da nascondere nulla; sono proventi sportivi, cioè i premi dei tornei, che vengono interamente tracciati e sono facilmente ricostruibili. Non ci sono introiti diversi". "Il problema - affermano i due legali - è che sono stati fatti degli errori mentre Camila era assente. Lei aveva incaricato i familiari più stretti che però, non rivolgendosi a professionisti specializzati, hanno commesso degli errori importanti".

Binaghi: "Con staff di Sinner sarebbe stata numero 1" 

"Noi non siamo parte lesa, noi siamo esterni. Poi è ovvio che è un dispiacere immenso per uno dei più grandi talenti del tennis italiano femminile".

Così il presidente della Fitp, Angelo Binaghi ha commentato il caso Giorgi e il problema con il fisco per la tennista italiana.

"Lei aveva le possibilità di raggiungere risultati sportivi superiori a quelli, comunque ottimi, conseguiti - ha aggiunto -. Aveva un talento dieci volte superiore e l'amarezza c'è sempre stata in tutta la carriera della Giorgi. Con lo staff di Sinner magari sarebbe stata la numero 1 e non la n.30".

Binaghi ha poi concluso: "Se si vuole arrivare al più alto livello possibile, un talento come la Giorgi sarebbe dovuta essere circondata dei migliori specialisti a livello mondiale e questo con Camila non è successo. Noi ci abbiamo provato a compenetrare questa barriera e in parte è una nostra mezza sconfitta non essere riusciti a completare, non sostituire, il suo team".