Il sindaco di La Spezia infuriato: "Scegliere Udine per lo spareggio è un'offesa ai tifosi e alla città"

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Il sindaco di La Spezia infuriato: "Scegliere Udine per lo spareggio è un'offesa ai tifosi e alla città"
I due allenatori, Leonardo Semplici e Marco Zaffaroni
I due allenatori, Leonardo Semplici e Marco Zaffaroni
Profimedia
Il primo cittadino spezzino, Pierluigi Peracchini, ha chiesto alla Lega "di rivedere questa decisione e trovare una soluzione che garantisca equità e imparzialità".

Non c'era davvero una soluzione migliore a quella di portare lo spareggio a Udine? Senza nulla togliere allo stadio dell'Udinese, uno dei più moderni del panorama calcistico italiano, la scelta della Lega non poteva essere peggiore.

Molto più di una partita

Lo spareggio tra Spezia e Verona è una finale vera e propria che le due squadre, le due tifoserie e le due città hanno il diritto di affrontare in parità di condizioni.

E la verità è che non bisogna essere esperti in cartografia per accorgersi di come la decisione della Lega favorisca nettamente una delle due contendenti, il Verona. 

Se è vero - e non abbiamo motivo di dubitarne - che la prima scelta era stata quella di portare l'incontro a Reggio Emilia e che la prefettura reggiana ha preferito dire di "no", è altrettanto vero che esiste un'infinità di opzioni migliori rispetto a Udine.

Offesa una città

Ed è per questa ragione che non possiamo che essere d'accordo con lo sfogo del primo cittadino spezzino, Pierluigi Peracchini: "La scelta della Dacia Arena di Udine per giocare lo spareggio tra Spezia e Verona è un'offesa ai tifosi spezzini e una mancanza di rispetto per la città e la nostra provincia".

"Queste partite valgono la storia di un club e di un territorio e la scelta del campo deve essere presa con attenzione e risultare un territorio neutro per tutti", assicura.

"Il percorso pone problemi di sicurezza e ordine pubblico perché c'è il rischio evidente che le due tifoserie possano incontrarsi durante il tragitto e i rapporti tra i tifosi vanno considerati. Chiediamo - conclude - alla Lega Serie A di rivedere questa decisione e trovare una soluzione che garantisca equità e imparzialità".