Gasperini sui cori a Vlahovic: "Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali"

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Gasperini sui cori a Vlahovic: "Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali"
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L'allenatore della Dea ha commentato il k.o. dei suoi contro la Juventus.

Reduce dallo 0-2 casalingo contro la Juve, ai microfoni di DAZN ha parlato l'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini (65): “Purtroppo siamo arrivati a questa partita così, con qualche infortunio, ma questo non toglie niente alla prestazione che è stata di livello. Oggi gli episodi non ci hanno favorito e invece a loro gli episodi, soprattutto nel primo gol, è andata bene. Anche sull’1-0 abbiamo fatto la partita; non abbiamo trovato lo spunto per il gol, ma la squadra sta attraversando un buon momento”.

Obiettivo è ancora la Champions? “Noi eravamo indietro e oggi pensiamo di giocare per la Champions; questo è motivo di grande orgoglio perché siamo l’unica delle piccole a giocare per questo obiettivo. Oggi giocavamo per un solo risultato, la vittoria, e abbiamo giocato con criteri giusti. Gli episodi non hanno girato dalla nostra parte, onore alla Juventus che è stata cinica e noi un pizzico sfortunati”

Lookman e Hojlund quando recuperano? “Mi auguro che questa settimana possano rientrare in gruppo. Per Boga, invece, è una distorsione alla caviglia, ma questo succede nel calcio. Pesa un po’ di più, avremmo voluto più armi ma oggi tutti quelli che sono scesi in campo è stato notevole”

Sui cori indirizzati a Vlahovic: “Ho già detto che abbiamo in campo giocatori come Pasalic e Djimsiti, con noi hanno giocato Ilicic, Sutalo e tanti giocatori di quell'etnia e bisogna differenziare le cose. Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali. E’ come quando viene insultato in uno stadio, è più maleducazione che razzismo. Se fosse razzismo sarebbero insultati anche Pasalic perché va a colpire tutta l’etnia".

E ancora: "Spesso negli stadi si assiste a diversi insulti: tendo a pensarla così perché il razzismo è una cosa molto grave, molto peggiore che coinvolge più persone. Purtroppo sono cori maleducati rivolti a un giocatore. Io sono d’accordo che il razzismo va combattuto ma non va confuso, se continuiamo a fare di tutta l’erba un fascio allora siamo tutti razzisti. Mi dissocio da qualsiasi forma di maleducazione, di insulto. Nelle partite di calcio bisogna tifare la propria squadra, il razzismo è una cosa molto più seria che va combattuta”.