Una vittoria netta e di grande livello, quella che ha portato l'Atalanta a imporsi per 3-0 sull'Empoli grazie a una doppietta di Scamacca e il gol di Koopmeiners.
Gian Piero Gasperini, ai microfoni di Dazn, ha spiegato: "È una squadra che sta crescendo e ha recuperato sicurezza nel gioco anche se si concede ogni tante delle amnesie. Siamo reduci da una gara in Austria dove ci abbiamo messo del nostro per non vincere quella gara. Ci brucia perché era un’opportunità per passare il turno. Adesso dovremo giocare le prossime anche con questa intensità e dobbiamo essere più bravi nel muovere la palla".
"Ci sono dei momenti quando abbassiamo l’attenzione che non riusciamo a giocare meglio la palla, con più sicurezza per evitare qualche rischio. Giocare più partite in pochi giorni, soprattutto in Europa, ti arricchisce come ritmo. Poi è chiaro che ci possono essere momenti di fatica ma sono più i vantaggi che altro", ha aggiunto.
Il tecnico ha poi fatto il punto sulle condizioni di Scalvini: "Ha una lombalgia abbastanza forte che è venuta fuori lunedì. In questi giorni è sicuramente migliorato".
Scamacca protagonista
Grande protagonista della sfida tra Empoli e Atalanta è stato Gianluca Scamacca: "Era importante vincere, abbiamo fatto un passettino. È stata una grande partita, meritavamo anche più gol. Questo è un punto di partenza, ogni domenica dobbiamo scendere in campo con questo spirito".
Adesso si pensa all'Inter: "Sarà importante, un grande confronto. Ce la giocheremo alla pari". E sui suoi obiettivi: "No penso solo ad andare in campo e divertirmi ma soprattutto per aiutare i miei compagni".
I complimenti di Andreazzoli all'Atalanta
Il tecnico dell'Empoli Andreazzoli fa i complimenti agli avversari: "Hanno giocato una grande gara, sotto l'aspetto tecnico mi hanno impressionato. Hanno personalità e qualità tecniche, anche chili. Abbiamo cominciato bene ma abbiamo preso gol, sia nel primo che nel secondo tempo e abbiamo accusato. Hanno vinto con merito, questo ci ha abbassato le ali ma abbiamo cercato di avere l'atteggiamento giusto nonostante l'inferiorità generale".