Coppa Italia, Juve-Inter: mentalità e carattere vincenti contro voglia di riscatto

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Coppa Italia, Juve-Inter: mentalità e carattere vincenti contro voglia di riscatto
L'ultimo Derby d'Italia
L'ultimo Derby d'ItaliaAFP
Le due squadre arrivano all'andata della semifinale di Coppa Italia in due momenti completamente diversi. Prova ne sia che, a differenza di Massimiliano Allegri, Simone Inzaghi ha preferito non presentarsi in conferenza stampa alla vigilia dell'incontro

Questione di atteggiamento. Se, stasera allo Stadium, Juventus e Inter rispecchieranno in campo quello avuto dai rispettivi allenatori in sala stampa, i nerazzurri sono spacciati. Dopo la sconfitta contro la Fiorentina, la decima in campionato, era il momento di prendere il toro per le corna e far capire di non sentirsi accerchiati. Negli ultimi tempi, tuttavia, né l'Inter né il suo allenatore hanno dimostrato di essere capaci di gestire la comunicazione in tempi di crisi.

Anzi, hanno fatto tutto il contrario di quello che il manuale consiglia in questi casi. E così, si è passato dalle dichiarazioni controproducenti di Giuseppe Marotta su Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, alle rivendicazioni dello stesso Simone Inzaghi che, dopo la qualificazione ai quarti di Champions League, si è vantato di aver vinto un paio di Supercoppe e una Coppa Italia. Un po' come se lo scudetto regalato al Milan l'anno scorso non contasse nulla.

L'ultimo sproposito è stato quello di non mandare nessuno in conferenza stampa alla vigilia dell'importantissima partita di stasera con la Juve, valida per l'andata delle semifinali di Coppa Italia. E già, perché, mentre a Torino, Massimiliano Allegri si preoccupava di mantenere alta la concentrazione non solo dei propri giocatori, ma anche dell'ambiente circostante ("l'Inter è sempre un rivale pericoloso"), e di tendere una mano al proprio rivale ("Inzaghi ha fatto bene"), il tecnico emiliano e, più in generale, il club nerazzurro si sono trincerati nel silenzio più assoluto.

E così, gli unici a non far mancare il proprio punto di vista sono stati Massimo Moratti e la Curva Nord. Sia l'ex presidente che i rappresentanti del tifo organizzato si sono preoccupati di fare quello che non ha fatto la società: esortare pubblicamente Inzaghi e i suoi ragazzi a reagire rispettando "la maglia e la storia" nerazzurra. No, non era il momento di nascondersi dietro un pavido silenzio stampa, perché la piazza ha diritto di sapere cosa sta succedendo alla squadra che la scorsa estate era indicata come la principale favorita a vincere lo scudetto.

Vlahovic e Kostic
Vlahovic e KosticAFP

E, invece, no. Ancora una volta, al netto di un miracolo in Champions League, nel migliore dei casi, oltre alla Supercoppa conquistata lo scorso gennaio, la bacheca dell'Inter si arricchirà di un'altra Coppa Italia. E, vista la situazione attuale, se dovesse davvero arrivare la coppa sarebbe un "grandissimo" risultato ottenuto da una squadra all'ultima spiaggia: "Coppa Italia, passaggio turno e qualificazione Champions ultima spiaggia", per dirla con la Curva Nord.

Scommettere, però, oggi, un penny, sui nerazzurri in finale non è semplice, sebbene l'effetto Inzaghi sulla competizione sia fuori discussione. Ciononostante, così com'è vero che tra Coppa Italia e Supercoppa italiana, il bilancio dell'allenatore nerazzurro contro la Juve è positivo - con quattro trofeo strappati ai bianconeri - è altrettanto vero che l'Inter vista in campo nell'ultimo mese lascia ben poco all'immaginazione e alle speranze dei propri tifosi.

Presumibilmente, Lautaro e compagni arriveranno alla sfida di stasera con una grande voglia di riscatto, ma con il morale sotto i tacchetti, a differenza di una Juve che si è ritrovata, anche e soprattutto a livello psicologico, quando pensava di aver perso tutto. Perché probabilmente la squadra di Allegri non è bellissima da vedere, ma il tecnico toscano è riuscito a trasmettere ai propri ragazzi - nel momento più complicato della stagione e, più in generale, della storia recente della società bianconera - carattere e mentalità vincenti. E questo, stasera, potrebbe fare la differenza.