Inter, Moratti: "Non so se è Inzaghi il problema dell'Inter, ma di sicuro lo rappresenta"

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Inter, Moratti: "Non so se è Inzaghi il problema dell'Inter, ma di sicuro lo rappresenta"

Massimo Moratti
Massimo MorattiProfimedia
L'ex presidente del club nerazzurro non chiude le porte al ritorno di Antonio Conte: "Ha dimostrato di essere molto bravo, certamente sarebbe utilissimo e potrebbe garantire vittorie"

"Io non so se è Inzaghi il problema dell'Inter, ma di sicuro lo rappresenta dato che è l'allenatore e per ora i risultati non gli danno ragione. Sabato ho visto una notevole mancanza di grinta, sembrava una amichevole. La squadra ha bisogno di una sveglia, ma allo stesso tempo deve rimanere concentrata e non subire choc in questa fase delicata della ragione. Conte? Ha dimostrato di essere molto bravo, certamente sarebbe utilissimo e potrebbe garantire vittorie". Lo ha detto l'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, a Radio anch'io sport su Rai Radio 1.

"L'Inter deve fare punti e andare in Champions, è troppo importante come traguardo e poi ha l'impegno dei quarti - ha proseguito Moratti -. Lukaku? Quest'anno non è in forma. Non ha perso le sue grandi qualità ma fisicamente ora non regge. Che sia colpa della nazionale o della società non lo so, ma importante è che trovino una soluzione".

Moratti si è detto sorpreso dalla sconfitta di ieri del Napoli: "Nessuno se l'aspettava ma forse è meglio così perchè ora sarà più preparato per affrontare in maniera molto serie una sfida difficile e avrà capito che ha davanti una squadra forte e che è abituata alla Champions. Se dovessi scegliere una ipotetica rivale per la semifinale tra Milan e Napoli preferirei gli azzurri, sono la novità dell'anno e sarebbe una sfida più entusiasmante", ha concluso.

Italiano, "L'Inter? Sono concentrato solo sul presente"

Vincenzo Italiano
Vincenzo ItalianoAFP

Anche il tecnico della Fiorentina è intervenuto su Radio Rai, ma non ha voluto commentare che lo danno tra i papabili per la panchina dell'Inter: "Il primo obiettivo è arrivare a una storica finale di Coppa Italia e cercare di metterci l'anima e il cuore, andremo a Cremona a battagliare, perché sicuramente dovremo fare questo. Ora non posso non essere concentrato su ciò che abbiamo da fare. La mia testa è esclusivamente proiettata a quello. Preferisco non affrontare altri discorsi, penso solo alla possibilità di ottenere grandi soddisfazioni da qui a fine stagione".

"Siamo in un periodo positivo, in fiducia, è cresciuta l'autostima grazie alle vittorie. Aprile è un mese intenso, pieno di impegni e di emozioni che possiamo regalare ai nostri tifosi. Stiamo rimontando in campionato e ora possiamo toglierci alcune soddisfazioni, non dobbiamo mollare - ha detto ancora Italiano -. Anche i calciatori dovranno cambiare mentalità. In tanti ti chiedono di giocare titolari ma quando giochi ogni tre giorni bisogna coinvolgere tutti, e avere rose ampie".