AFP Sport ripercorre i momenti che hanno contribuito a rendere lo United un fenomeno globale.

Nasce una leggenda

Sebbene il mondo conosca i giganti dell'Old Trafford come Manchester United e associ la squadra alle sue vivaci maglie rosse, la loro storia è iniziata con colori diversi.

I lavoratori delle ferrovie fondarono il Newton Heath nel 1878 e, indossando "camicie bianche con strisce blu", vinsero la loro prima partita registrata per 6-0 contro le riserve del Bolton.

Nel 1902, in seguito a problemi finanziari, il Newton Heath, che all'epoca indossava una divisa verde e oro, fu messo in liquidazione da un gruppo che comprendeva l'uomo d'affari locale John Henry Davies. Rinominato Manchester United e con la maglia rossa, nel 1908 il club si aggiudicò il primo dei 20 titoli inglesi della massima serie.

I Busby Babes e il disastro di Monaco

Matt Busby diede il via alla prima vera era dominante dello United. Lo scozzese fu nominato manager nel 1945 e regnò per i successivi 24 anni, rivitalizzando lo United con un'infusione di talenti locali.

I suoi giovani "Busby Babes" vincono titoli consecutivi nel 1956 e nel 1957 e lo United diventa la prima squadra inglese a partecipare alla Coppa Europa. Ma il disastro si abbatte nel 1958, quando otto giocatori dello United, tra cui il grande Duncan Edwards, muoiono in seguito a un incidente aereo all'aeroporto di Monaco di Baviera, sulla via del ritorno da un quarto di finale di Coppa Europa contro la Stella Rossa di Belgrado.

Busby trascorse settimane in ospedale prima di tornare a costruire un'altra giovane squadra dalle ceneri della tragedia di Monaco.

Santa Trinità

George Best, Bobby Charlton e Denis Law formarono il triumvirato d'attacco che guidò la seconda generazione d'oro di Busby. Best era il genio anticonformista che, con il suo aspetto da pop star e la sua tecnica folgorante diventò famoso anche al di fuori del mondo del calcio.

Lo United vinse due volte il titolo inglese prima del culmine del 1968, quando batté il Benfica 4-1 diventando la prima squadra inglese a vincere la Coppa Europa. Fu una vittoria catartica per Busby, che pianse sul campo di Wembley un decennio dopo il disastro di Monaco.

"Il momento in cui Bobby prese la coppa mi purificò. Alleviò il dolore del senso di colpa per essere andato in Europa. Era la mia giustificazione", ha detto Busby.

Il Medioevo

La decisione di Busby di dimettersi nel 1969 segnò la fine di un'epoca per lo United, il cui declino fu così marcato che nel 1974 precipitò in Seconda Divisione. La promozione fu conquistata però al primo tentativo e lo United vinse la FA Cup nel 1977, 1983 e 1985. Ma lo United non riuscì mai a riconquistare il titolo durante un periodo travagliato, mentre gli acerrimi rivali del Liverpool regnavano sovrani.

Effetto Fergie

Lo United è stato salvato dagli anni di crisi da Alex Ferguson, arrivato dall'Aberdeen per dirigere il club in crisi nel 1986. Con 38 trofei, tra cui 13 titoli di Premier League, durante i suoi 26 anni di regno, Ferguson ha raggiunto il suo obiettivo di "scalzare il Liverpool dal suo trono" in modo spettacolare.

Lo scozzese ebbe un inizio difficile, con tanto di richieste di licenziamento, ma lo United vinse la FA Cup nel 1990, dandogli il tempo di creare una squadra vivace che nel 1993 si aggiudicò il primo titolo del club dopo 26 anni. Ispirato dal fiammeggiante Eric Cantona, il club fece la sua prima doppietta di campionato e FA Cup un anno dopo.

Il momento più importante per Ferguson arriva nel 1999, quando lo United diventa il primo club inglese a vincere Premier League, Champions League e FA Cup nella stessa stagione. Fu la "classe del '92" dello United - la storica accademia giovanile che comprendeva David Beckham, Ryan Giggs, Paul Scholes e i fratelli Neville - la forza trainante dei vincitori del treble.

Mostrando lo spirito "never-say-die" che ha caratterizzato lo United sotto Ferguson, lo United ha segnato due gol nei minuti finali rimontando e vincendo contro il Bayern Monaco nella finale di Champions League.

Ferguson, che è stato anche artefice del successo in Champions League dello United nel 2008, ha reagito all'incredibile trionfo contro il Bayern esclamando: "Il calcio, maledetto inferno".

Una frase appropriata per un club che ha regalato drammi indimenticabili dentro e fuori dal campo.