Con il Brighton in vantaggio per 1-0, il centrocampista dei Seagulls, Mahmoud Dahoud, è stato espulso (cartellino rosso diretto) per aver colpito la gamba di Ben Osborn durante una contesa per il controllo del pallone.

Il rosso ha galvanizzato lo Sheffield United che, grazie alla rete segnata cinque minuti più tardi, ha raccolto un punto prezioso, allungando la striscia negativa del Brighton a sei partite senza vittoria in campionato.

Anche De Zerbi è stato ammonito dall'arbitro John Brooks poco dopo il pareggio dello United, quando il tecnico italiano ha perso la calma iniziando a gridare sulla linea laterale.

"Sono onesto e chiaro: l'80% degli arbitri inglesi non mi piace. Non è una cosa nuova, non mi piacciono... Non mi piace il loro comportamento in campo", ha detto De Zerbi.

"Con le nuove regole è un cartellino rosso chiaro. Anche io, però, sono stato calciatore e la dinamica dell'azione non era da rosso. Detto questo, dobbiamo accettare la decisione. Dahoud è consapevole dell'errore, ma può succedere".

Quest'anno, in Premier League, i direttori di gara e il VAR sono finiti nel mirino, soprattutto dopo che il Liverpool si è visto annullare un gol regolare nella gara persa contro il Tottenham, costringendo l'organismo degli arbitri a presentare le proprie scuse.

Anche Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal, ha criticato l'arbitraggio dopo la sconfitta per 1-0, dello scorso 4 novembre, contro il Newcastle United, affermando di sentirsi "imbarazzato" per il gol controverso che, dopo tre controlli al VAR, ha messo fine all'imbattibilità gunner in campionato.

"L'Inghilterra è l'unico Paese in cui, quando c'è il VAR, non sei sicuro che la decisione sia giusta", ha aggiunto De Zerbi.

"In altri Paesi devi essere sicuro che l'arbitro abbia ragione al 100%. In Inghilterra no e non lo riesco a capire".