P. Da futuro madridista, cosa ha pensato della sfida di Champions League contro il City?
R. È stata molto equilibrata e combattuta. È stata una partita di enorme portata e i tifosi apprezzano questo tipo di incontri tra due squadre del genere.
D. Pensa che il Real Madrid meritasse più di un pareggio o che sia stato un risultato giusto per entrambe le squadre?
R. Ho visto che il City ha avuto più possesso, soprattutto nella prima mezz'ora, ma quando il Madrid è entrato in area ha creato più pericoli e alla fine ha pressato molto. È stato incredibile poter assistere da spettatore a una partita di così alto livello.
D. Come vede il ritorno all'Etihad?
R. È una partita apertissima e può succedere di tutto. Direi che, nonostante il fatto che il Madrid giocherà fuori casa, il pareggio è al 50%. Chi si preparerà meglio e avrà la giornata migliore vincerà la finale.
P. Lei è un'ala e affronta molte ali, cosa pensa di Vinicius e della sua forma attuale?
R. In questo momento è tra i tre più forti del mondo per l'influenza che ha sul gioco e per tutte le occasioni che genera in ogni partita. È incredibile. È difficile trovare un giocatore al mondo più influente di lui in questo momento.
D. Lo mette sullo stesso piano di Haaland e Mbappé?
R. Sì, senza dubbio. Con quello che sta dimostrando Vinicius, al momento si può dire che sono i tre grandi del calcio di oggi.
Eccezionale Camavinga
P. Camavinga ha iniziato a giocare nella sua stessa posizione, come terzino sinistro, essendo un centrocampista, cosa pensa del suo rendimento in quella posizione?
R. Ne ho parlato con diversi compagni della mia squadra e di altre squadre de LaLiga e siamo tutti d'accordo nel dire che è straordinario. Per un giocatore che non ha quasi mai giocato in quella posizione, il suo rendimento è stato eccezionale.
P. Lei sarà al Real Madrid la prossima stagione, pensa di essere pronto per essere titolare in una squadra così esigente?
R. Quando sarà il momento lo vedremo, ma ho fiducia in me stesso. Al momento sono un giocatore del Rayo Vallecano fino alla fine della stagione e devo pensarci. Devo essere pronto ad affrontare tutte le sfide che verranno, a lottare e a combattere se devo guadagnarmi il posto.
P. Il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso era molto interessato a lei ma ha preferito aspettare, tornare a Madrid è l'occasione della vita?
R. Essere nella prima squadra di Madrid è sempre stato un sogno per me. Ho trascorso molti anni nella cantera e da quando me ne sono andato il mio obiettivo era quello di tornare un giorno, ma ora devo tenere i piedi per terra, essere umile e aspettare che sia ufficiale. Quando succederà sarò felicissimo e lotterò al massimo se sarò lì, proprio come sto facendo ora con il Rayo, a cui devo molto. Il mio obiettivo è assolutamente quello di finire la stagione nel miglior modo possibile con la mia squadra".
P. Nei sette anni trascorsi nelle giovanili del Real Madrid, con quali altri calciatori famosi ha giocato?
R. Con Fede Valverde, Achraf Hakimi, Oscar Rodríguez (Celta), Alvaro Fidalgo (América de México),.... Ho avuto la fortuna di conoscere alcuni ottimi giocatori durante il mio periodo di formazione al Real.
P. Parliamo del Rayo. È una squadra molto umile, con uno dei budget più bassi della Primera e con ancora la possibilità di entrare nella zona europea, è quasi un miracolo?
R. Non so se chiamarlo così, ma la nostra stagione sta andando molto bene. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e ora sogniamo di qualificarci per l'Europa (il Rayo è nono, a un punto dal Girona settimo, che è il posto che dà accesso alla Conference League). Lotteremo per questo obiettivo fino alla fine.
D. Cosa ha imparato di più in questi tre anni al Rayo e cosa le sarà utile in futuro?
R. Bisogna sempre essere una spugna e imparare da ogni posto in cui ci si trova. È quello che ho cercato di fare fin da bambino. Imparare ogni giorno di più e dare la migliore versione di me stesso. Sono giovane, ho 23 anni, e devo ancora crescere molto. Cerco di imparare da chi mi circonda e di godermi il calcio. Se si perde l'illusione, si perde la magia. Per questo è fondamentale mantenere questa parte di divertimento.
P. Lei ha un grande allenatore, Andoni Iraola, come l'ha resa un giocatore migliore?
R. È stato lui a darmi l'opportunità che mi ha permesso di muovere i primi passi da professionista e a darmi la fiducia necessaria per progredire e crescere come calciatore. Avevo bisogno di forza quando ho lasciato il Castilla e lui me l'ha data. Sono con lui da tre anni e sono un giocatore completamente diverso da quello che è arrivato a Vallecas. Mi ha insegnato molto dal punto di vista tattico, ma la cosa più importante è stata la fiducia e la scommessa su di me fin dall'inizio".
P. Non smetti mai di correre in ogni partita, sai quanti chilometri fai di solito e qual è la tua velocità massima di corsa?
R. Non ne sono sicuro. Credo che in alcune partite abbia superato gli undici chilometri di distanza percorsa e la velocità massima è di 34,8 km/h.
P. Con questa velocità e questa costanza, si immagina cosa potrebbero essere un'ala sinistra come Fran García e Vinicius nel Real Madrid?
R. (ride) Certo. Lo immagino e lo sogno. Sarebbe fantastico, ma dobbiamo andare passo dopo passo, pensare al presente e cercare di essere un giocatore migliore ogni giorno.
D. Debuttare con la Nazionale spagnola è un altro sogno in sospeso?
R. Certo che lo è. Sarebbe un grande orgoglio. Ho avuto il piacere di essere internazionale con la Spagna dall'U16 all'U21 e spero di avere l'opportunità un giorno di giocare con la nazionale assoluta, ma c'è molta concorrenza e bisogna lottare molto duramente. Arrivare in Nazionale è una ricompensa per tutto il mio duro lavoro e se ci riuscirò sarà una grande gioia.
D. Chi è stato il suo idolo?
R. Marcelo e Roberto Carlos. Sono stati i miei idoli fin da bambino. Li ho frequentati durante i miei anni nelle giovanili del Real Madrid e ho imparato molto da loro. Sono sempre stati i miei riferimenti.
Theo Hernández, Davies e Jordi Alba, i migliori.
D. Chi è, secondo lei, il miglior "3" al mondo in questo momento?
R. È difficile da dire. Theo Hernandez è a un livello impressionante. Anche Davis, del Bayern Monaco, e Robertson, del Liverpool. Anche Alejandro Balde e Jordi Alba del Barça sono molto bravi. Anche Alba è stato un punto di riferimento per me. Non è molto alto, ma è dinamico e molto offensivo. È un profilo molto simile al mio.
D. A chi daresti il titolo di MVP de LaLiga?
R. È una domanda complicata. Griezmann sta giocando a un livello molto alto. Sia lui che Vinicius sono tra i migliori al mondo in questo momento. Io sarei tra loro.
D. Qual è il suo sogno per il futuro?
R. Nel breve termine qualificare il Rayo per l'Europa. Questo è il mio sogno adesso. Dopo di che ne arriveranno altri.