Quando sul terreno di gioco si trovano Arsenal e Liverpool, lo spettacolo è assicurato. Anche in una fredda serata londinese nella quale si assiste a un 0-2 che è stato frutto del classico episodio che tende a risolvere partite combattute come questa, dove oltre al prestigio dei blasoni in campo scende anche la qualità di quelle che sono probabilmente le due migliori squadre della Premier League di quest'anno. Il trionfo dei Reds, oggi per forza di cose costretti a distruggere più che a creare, è stato infatti figlio di un colpevole autogol di testa di Kiwior, che di testa anticipava il proprio portiere all'80esimo, aprendo la strada alla passerella degli ospiti.
Il raddoppio al 95esimo di Luis Diaz, su uno dei classici contropiedi made in Klopp, era l'estrema ed esagerata punizione per la squadra di Arteta, senza vittorie dal 17 dicembre e ormai in crisi di risultati nonostante un dominio a livello di gioco durato per oltre un'ora. Con grinta, stoicismo e velocità i Reds hanno così trovato un'iconica vittoria contro i rivali più quotati in FA Cup. Fortunati in occasione della traversa colpita da Odegaard nel primo tempo, gli ospiti sono stati però abilissimi a chiudere ogni varco e a ripartire quando potevano.
Con un Alexander Arnold ormai a suo agio nel ruolo di regista, gli uomini di Klopp sono stati capaci di assorbire gli attacchi avversari e di essere poi incisivi nelle ripartenze, anche se l'autorete che ha sbloccato l'incontro è venuta fuori da un calcio piazzato proprio del numero 66. In definitiva, il trionfo dei Reds è il classico exploit del gruppo che da leader della Premier sta vivendo un momento dolcissimo e al quale riesce quasi tutto. Per l'Arsenal, invece, è arrivato davvero il momento di guardarsi allo specchio e trovare una soluzione. Urgentemente.
