Euro U21, l'Italia prima dilaga e poi trema, ma batte la Svizzera e spera ancora

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Euro U21, l'Italia prima dilaga e poi trema, ma batte la Svizzera e spera ancora
Il gol del 2-0 di Gnonto
Il gol del 2-0 di GnontoProfimedia
Dopo aver finito il primo tempo sul 3-0, gli uomini di Nicolato crollano e si fanno avvicinare dagli elvetici, i quali però sprecano l'occasione del 3-3 a un quarto d'ora dalla fine e graziano gli azzurri

Doveva vincere per forza l'Italia di Nicolato, e così è stato, anche se si è sudato davvero troppo una volta che toccava solo amministrare. La nazionale azzurra under 21 ha ruggito a modo suo, come sa fare quando è alle corde. E lo ha fatto con una prestazione solida e convincente, nella quale ha messo le cose in chiaro fin dal primo quarto d'ora. Anzi, dai primi 11 minuti, quando prima Pirola e poi Gnonto hanno messo il match sui binari giusti. 

Il risultato finale di 3-2 riassume però l'equilibrio in campo, dove gli azzurri hanno scavato un solco enorme nel primo tempo per poi vedere gli svizzeri rifarsi sotto in pochi minuti dopo l'inizio della ripresa. 

L'Italia, apparsa meno brillante nel gioco rispetto a quanto fatto contro la Francia, ha vissuto più di sprazzi che di gioco, con una proposta poco propositiva dal centrocampo in su per quanto riguarda le trame collettive. Ma la vittoria di oggi risulta fondamentale.

I voti del match
I voti del matchFlashscore

Un uno due illusorio

Un altro assist da parte di Tonali su calcio piazzato, il sesto in totale con l’under 21 azzurra, accendeva la scintilla del match, trovando in area avversaria su corner Pirola, capace di piazzare benissimo di testa il pallone nell'angolo basso. Un'iniezione di fiducia importantissima per gli azzurrini, che appena ripartiti aggredivano gli avversari come se stessero sotto.

E così, cinque minuti dopo il gol del vantaggio, dopo un'ottima discesa sull'out destro di Bellanova era Gnonto a segnare il raddoppio dopo una ribattuta in area. Un gol da attaccante puro, il primo del classe 2003 con la nazionale under 21. Lui, chiamato a guidare l'attacco azzurro in quella che era una grandissima occasione, ha risposto presente, risultando fondamentale anche nel legare centrocampo e attacco.

Parisi cala il tris

Di rapina, come se fosse un attaccante scafato e vissuto. Questo è stato il gol del 3-0 del terzino sinistro Parisi, abile a capire che la diagonale del difensore avversario non era delle migliori, riuscendo così a inserirsi e realizzare il centro che chiudeva la partita alla fine del primo tempo.

Il tutto dopo che in seguito al doppio vantaggio gli elvetici avevano spinto sull'acceleratore, mettendo alle corde gli azzurri che però riuscivano a tenere botta, grazie anche a un Carnesecchi convinto nelle parate e solerte nel comandare la sua retroguardia.

Reazione elvetica

Il gol del 3-1 di Imeri
Il gol del 3-1 di ImeriProfimedia

Dopo un solo minuto della ripresa, però, un disimpegno centrale - di quelli che a scuola calcio dicono di non fare mai - da parte di Okoli permette alla Svizzera di recuperare palla al limite dell'area. E da lì il fantasista Imeri impallina Carnesecchi con una traiettoria deliziosa che finisce all'incrocio dei pali. Poi, dopo pochi minuti, arriva il secondo gol degli svizzeri con Amdouni, a conferma di un rientro troppo pigro dagli spogliatoi da parte degli azzurri.

Alla reazione elvetica, che sfocia in un dubbioso contatto in area di rigore azzurra non punito dall'arbitro, segue il tentativo di gestire il vantaggio da parte di Tonali e compagnia. Ed è dal solito corner, al 60esimo, che gli azzurri sfiorano il quarto gol, prima con Scalvini di testa, fermato dal portiere Saipi, e pochi secondi dopo da Cancellieri, che apre troppo il piatto da buona posizione sul conseguente cross dalla destra. Poi tocca a Bellanova sprecare sotto porta, dando prova di una non ineccepibile tecnica di tiro con il suo piede debole, il sinistro. L'esterno dell'Inter, nonostante tutto, completava un match importante nel quale veniva eletto a fine incontro come il migliore in campo.

La mappa di calore di Bellanova
La mappa di calore di BellanovaProfimedia / Stats Perform

Azzurri graziati

La classica regola non scritta del calcio del gol sbagliato che provoca il gol subito si stava per scrivere poco dopo, ossia al 74esimo, quando una sciagurata disposizione della difesa azzurra apriva una prateria a Males, che dopo una cavalcata in solitario calciava colpevolmente in alto da ottima posizione. 

Gli azzurri, graziati, soffrivano il giusto per poter mantenere il risultato sul 3-2 finale, che permette loro di prendere una dose importante di ossigeno e dipendere da loro stessi per qualificarsi ai quarti di finale, a prescindere da come finirà lo scontro di stasera tra Francia e Norvegia