OPINIONE - Juve, la ricetta per raggiungere la finale e gli errori da non commettere

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

OPINIONE - Juve, la ricetta per raggiungere la finale e gli errori da non commettere

OPINIONE - Europa League: Juventus, la ricetta per raggiungere la finale e gli errori da non commettere
OPINIONE - Europa League: Juventus, la ricetta per raggiungere la finale e gli errori da non commettereProfimedia
Dopo il pareggio dell'Allianz, la Juve è attesa a una battaglia in terra spagnola. Gli errori da evitare, l'atteggiamento da tenere, e le armi da usare a Siviglia per passare il turno.

Il gol di Gatti al 97’ ha tenuto vive le speranze di finale di EL della Juventus. Un gol meritato soprattutto dopo la clamorosa svista arbitrale su un rigore negato ai bianconeri, che è sembrato netto anche dal campo e sarebbe stato assegnato se il Var tedesco si fosse degnato di intervenire. Un pareggio in casa non è il massimo, ma lascia comunque aperta la porta alla qualificazione. Una qualificazione comunque difficile, perché non deve trarre in inganno la posizione in Liga del Siviglia in questa disastrosa stagione. Gli andalusi in Europa si trasformano, non tanto nella massima competizione della Champions, quanto in Europa League, quasi un abbonamento per loro con sei coppe portate a casa, di cui quattro in soli sei anni, dal 2014 al 2020. 

Se n’è accorto anche il Manchester United, che dopo aver superato il Barcellona era il favorito per conquistare il trofeo. Macchè, gli spagnoli, aiutati da un pareggio con un po’ di fortuna (due autogol) all’andata all’Old Trafford, hanno letteralmente distrutto i diavoli rossi in casa, al Ramón Sánchez-Pizjuán con un 3-0 netto che gli ha consentito di raggiungere la Juventus in semifinale. Proprio da quella gara di ritorno la Juventus deve partire per preparare al meglio la partita in casa degli spagnoli evitando di commettere gli errori dei Red Devils. 

1 MENTALITÅ PER UN CATINO INFUOCATO E RIBOLLENTE

Il Ramón Sánchez-Pizjuán ha letteralmente annichilito la truppa di ten Hag, che ha subito oltremodo il calore dello stadio, che in queste occasioni si trasforma in un catino infernale, con il pubblico sugli spalti che fa veramente da dodicesimo uomo. Trascinati dal loro pubblico, i sivigliani hanno aperto le marcature dopo soli otto minuti e, contro un Manchester spaesato che faceva fatica a trovare il bandolo della matassa subissato dal chiasso degli spagnoli, virtualmente chiuso la partita con un gol nel finale del primo tempo.

Ecco quindi che la Juventus dovrà preparare la partita soprattutto da un punto di vista mentale, restando concentrata, evitando di far sfogare il Siviglia nei primi minuti in cui gli spagnoli trascinati dal pubblico cercheranno di assestare un colpo da ko. Dovrebbe anzi aggredirli, soffocarli, spezzargli il ritmo. Non è tipico delle squadre di Allegri il pressing alto, ma se aggredito il Siviglia potrebbe andare in difficoltà e perdere quella sicurezza che lo stadio gli infonde. 

2 EVIDENZIARE LA SUPERIORITÅ TECNICA

La Juventus è tecnicamente superiore al Siviglia, questo è palese solo leggendo i nomi dei giocatori, ma quella superiorità tecnica deve farla pesare in campo. Il Siviglia ha due uomini pericolosi: il cervello di Rakitic e En Nesyri, che se in campionato ancora deve raggiungere la doppia cifra (8 gol), in coppa è scatenato (4 gol su 4 presenza nelle coppe nazionali, 2 su 4 in Champions, 4 su 7 in Europa League).

Gol di En-Nesyri in EL
Gol di En-Nesyri in ELFlashscore

Fermati quei due, magari usando sul primo un marcatore a centrocampo che non lo faccia ragionare e sul secondo  un centrocampista che scali dietro nelle ripartenze spagnole per coprirlo prima dell'ingresso in area, la Juventus avrebbe risolto più del 50% dei suoi problemi. Davanti la carta Iling-Junior si è visto che può creare difficoltà alla retroguardia degli andalusi, è stato infatti autore di una delle azioni più pericolose della Juventus. Soprattutto Vlahovic però dovrà essere bravo a capitalizzare le occasioni, e non sbagliare la conclusione come ieri. Non saranno molte quelle che capiteranno, pertanto bisogna essere cinici. Ci si aspetta di più anche da Di Maria, ieri poco efficace anche perché lasciato troppo in balia degli avversari, la Juve dovrebbe proteggerlo con la cerniera di centrocampo.

Di Maria ieri si è visto poco in avanti
Di Maria ieri si è visto poco in avantiOpta/Flashscore

È indubbio poi che un Pogba che sta ritrovando la forma potrebbe essere decisivo, facendo la differenza tecnicamente e fisicamente nel centrocampo bianconero. Ieri, non a caso, assist-man con un colpo di testa imperioso per il gol di Gatti al 97'. 

ESSERE PRONTI ALLA BATTAGLIA

Al Ramón Sánchez-Pizjuán sarà una battaglia. Necessario mantenere la calma, concentrarsi sulla partita, coprire le linee di passaggio avversarie, ripartire con efficacia, ma anche rispondere colpo su colpo, nei limiti del regolamento, perché gli spagnoli potrebbero picchiare duro, non bisognerà farsi intimidire ma restare grintosi, dargli filo da torcere su contrasti, spezzare il gioco, non dare al pubblico un motivo per eccitarsi e incitare la squadra come un esaltato antico romano al Colosseo di alla vista della bestia ferita e morente. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi, tante le variabili che potrebbero giocare a favore o contro, ma l’Europa della Juventus passa da qui in attesa di sapere l’entità della nuova penalizzazione. E che si possa assistere a una finale di EL italiana ce lo auguriamo tutti. Come il Real Madrid è abbonato alla Champions, il Siviglia è abbonata all’EL, è arrivato il momento di spezzare questa tendenza.

Marco Romandini - Caporedattore
Marco Romandini - CaporedattoreFlashscore