Il suo cruccio più grande in questa stagione non riguarda l'Inter, ma l'Argentina. Nonostante, infatti, sia riuscito a proclamarsi campione del mondo in Qatar, Lautaro Martínez avrebbe voluto essere uno dei protagonisti assoluti della Coppa del Mondo. E non c'è riuscito
Il centravanti dell'albiceleste ad accaparrare le luci della ribalta a Doha è stato un altro, Julian Alvarez, arrivato all'appuntamento mondiale in perfette condizioni fisiche, a differenza dell'acciaccato fuoriclasse nerazzurro.
Non si può certo parlare di delusione cocente, perché alla fine Messi e compagni hanno vinto il titolo e il palmarés del Toro si è arrichito del trofeo più ambito da ogni calciatore. Tuttavia, per un vincente come lui, il trionfo non è stato rotondo.
Fatte le debite distanze, infatti, Lautaro avrebbe voluto alzare la coppa del mondo al cielo dopo aver deciso la finalissima con con una doppietta, proprio come ha fatto ieri sera contro la Fiorentina.
La Coppa Italia non è di certo paragonabile a un Mondiale e ciononostante dietro la gioia con cui ha celebrato la vittoria contro i viola c'era tutta la grinta con cui l'attaccante argentino ha cominciato il 2023.
Il suo obiettivo era quello di zittire tutti quelli che lo avevano criticato dopo le tutt'altro che brillanti prestazioni in Qatar. Soprattutto quelli che non hanno avuto l'onestà intellettuale di ricordare i suoi problemi fisici che gli hanno impedito di rispondere in campo come avrebbe voluto e come - lui solo sa - avrebbe potuto. E questa volta ci è riuscito.
Grinta e rabbia. Qualità che potrebbero rivelarsi decisive anche il prossimo 10 giugno a Istanbul, quando l'Inter o, meglio, la sua Inter affronterà la sfida più grande, quella che metterà di fronte ai nerazzurri la squadra più forte del pianeta, la stessa che ha annichilito in semifinale il Real Madrid campione d'Europa in carica.
Sarà maledettamente complicato tornare a Milano accompagnati dalla coppa dalle grandi orecchie, tuttavia molte delle possibilità della squadra di Simone Inzaghi di vincere la Champions League dipenderanno dalla vena del proprio leader, dal Toro.
Perché se è vero che a decidere le finali sono, spesso e volentieri i dettagli, Lautaro ha dimostrato di dominare come pochi i tempi di questi dettagli decisivi. Per maggiori informazioni chiedere alla Fiorentina.