Finale di Coppa Italia, Fiorentina: inseguendo un sogno si entra nella storia

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Finale di Coppa Italia, Fiorentina: inseguendo un sogno si entra nella storia
L'esultanza di Barak a Basilea
L'esultanza di Barak a Basilea
AFP
Se l'Inter punta al miniTriplete, la Viola può mettere a segno un doblete storico. Sulla carta, l'impegno contro i nerazzurri è più complicato, sebbene contro la squadra di Italiano, quella di Inzaghi abbia sempre sofferto. Conquistare la Coppa Italia sarebbe, senza dubbio, un volano in vista dell'ultimo atto di Conference League, quando di fronte ci sarà il West Ham.

Soltanto tre squadre in Europa possono dire di aver giocato tutti gli incontri stagionali delle tre principali competizioni a cui hanno partecipato. Una di queste è la Fiorentina e le altre due si sfideranno il prossimo 10 giugno a Istanbul nella finale di Champions League.

E ci sarà proprio una di queste, l'Inter, a contendere ai viola la Coppa Italia nella finale che si disputerà stasera all'Olimpico di Roma. "Sogno" e "storia" sono state le parole, anzi i concetti che Vincenzo Italiano ha ripetuto più volte negli ultimi mesi. 

E già, perché anche i toscani, tre giorni prima della super sfida di Champions tra l'Inter e il Manchester City, giocheranno la loro secondo finale stagionale, quella di Conference League: "Le abbiamo raggiunte, ma non ci dobbiamo accontentare, vogliamo mettere in difficoltà le nostre avversarie e abbiamo le nostre chance, le ultime partite ci hanno dato grande fiducia".

Appuntamenti ai qali presentarsi con l'orgoglio di chi ha superato ogni più rosea aspettativa, regalandosi e regalando ai propri tifosi una stagione da incorniciare: "Vedere qui davanti la coppa è un grande orgoglio, così come lo sarà domani essere dentro il campo. Inoltre incontrare Mattarella è stato emozionante. La prima volta al Quirinale e davanti al Capo dello Stato: esperienza bellissima".

Il calendario della Fiorentina
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A differenza dei nerazzurri, protagonisti di una pessima campagna in campionato per indolenza, la rosa della Fiorentina non era stata costruita per arrivare fino in fondo a tre competizioni. Ed è per questa ragione che i ragazzi di Italiano dovranno conquistare il proprio futuro europeo vincendo, quantomeno, una delle due finali che disputeranno nelle prossime due settimane.

"Domani dovremo andare oltre l'ostacolo, perché Inzaghi sa come arrivare e vincere in finale, è uno specialista. L'Inter, poi, è piena di campioni e la montagna da scalare sarà alta. Voglio vedere gli occhi di Basilea", l'esortazione di Italiano.

Vincenzo Italiano
Profimedia

In realtà, quest'anno, gli occhi di Basilea si erano già visti a Poznan, Sivas e Braga e, più in generale, ogni volta che i viola sono scesi in campo tra il 23 febbraio e il 5 aprile, periodo durante il quale la Fiorentina è risucita a inanellare 9 vittorie consecutive, una delle quali, a San Siro, contro l'Inter in campionato.

Nell'ultimo mese e mezzo, invece, Italiano è stato attento a gestire, ancor più di quanto non avesse fatto prima, le energie dei propri ragazzi perché era convinto che sarebbe riuscito ad arrivare in fondo con opzioni reali di conquistare, quantomeno, un titolo e non avrebbe avuto senso presentarsi sul rettilineo finale con il serbatoio vuoto.

Lo stato di forma della Fiorentina
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Il sogno si chiama, quindi Coppa Italia, mentre la storia, i viola, potrebbero scriverla all'Eden Arena di Praga, il prossimo 7 giugno contro il West Ham, sebbene disputare quella finale sia già, di per sé e ancor prima di scendere in campo, un evento storico. E non solo per il club di Rocco Commisso.

E già, perché, dopo l'impresa di Basilea, la Fiorentina è diventata la prima e unica squadra del vecchio continente ad aver raggiunto l'ultimo atto dei 4 principali tornei europei: Coppa delle Coppe, Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e, appunto, Conference League.